Living Dead 6½ / 10 25/10/2010 22:40:07 » Rispondi Mi aspettavo molto di più. Devo smetterla di credere agli strilloni tipo "Un finale che rende il film un capolavoro" piuttosto che "un thriller che renderebbe orgoglioso Hitchcock". Ma orgoglioso de che? Comunque, ho apprezzato il coraggio del regista nell'aver voluto girare un film interamente ambientato in una bara e con un solo attore, qualcosa di diverso insomma. Ryan Reynolds fa la sua parte e, nonostante i limiti tecnici imposti, il film scorre riuscendo in un modo o nell'altro a mantenere viva l'attenzione. Però. Però credo che le potenzialità di quest'idea non siano state sfruttate a dovere. Non l'ho trovato affatto noioso, ma non sono stato nemmeno coinvolto più di tanto della vicenda del protagonista, non ho percepito quel senso di disperazione che invece mi ha fatto mancare il respiro per quei 5-10 minuti nel vedere Beatrix Kiddo nella stessa situazione di Paul Conroy. Poi ci sono quelle telefonate surreali e forzate, il serpente, il fuoco e il finale "geniale", che di geniale ha ben poco, tanto vociferato che non rende certo il film un capolavoro. Ha i suoi alti e bassi ma lo consiglio perchè sostanzialmente rappresenta qualcosa di diverso ma va visto con "cautela", semplicemente perchè al giorno d'oggi siamo abituati a vedere ben altri tipi di thriller.
Riguardo alla scena alla fine dei titoli di coda..
Ma non credo, anche perchè la scritta che fan vedere era quella che aveva fatto lui con la matita all'interno della bara! :S
tnx_hitman 25/10/2010 23:31:23 » Rispondi Secondo me c'e veramente questa cosa sotto che fa elevare il film a gran film.Se no come mai lo stanno elogiando quasi tutti in giro per il mondo?
Living Dead 26/10/2010 10:41:05 » Rispondi Ma è sicuramente un film che fa parlare di se per come è stato girato e per la morale spiccia che di questi tempi fa sempre comodo. Poi bisogna vedere quanto siano sinceri e non pagati tutti quegli elogi.
PIERLUIGI T. 26/12/2010 03:36:38 » Rispondi QUESTO FILM ESPRIME UN CHIARO CONCETTO PESSIMISTICO.SICURAMENTE ESASPERATO E DISCUTIBILE, ANCHE SE A TRATTI TERRIBILMENTE REALE E PALPABILE SOPRATTUTTO SE RAPPORTATO ALLA SOCIETA' IN CUI VIVIAMO. CREDO CHE IL NOME Mark White CHE APPARE DOPO I TITOLI DI CODA, SIA UN IDENTIFICATIVO DI TUTTI NOI. QUESTO REGISTA E' COSì CHE CI VEDE SOLI ,ABBANDONATI A NOI STESSI, PRIVATI DI OGNI FORMA DI CONTATTO UMANO FILTRATO PER LO PIù SOLO TRAMITE LE MODERNE TECNOLOGIE E ILLUSI DALLA SPERANZA RELEGATA NELLA POCA LUCE CHE CI è STATA CONCESSA.AGGRAPPATI AL DESIDERIO DI NON ESSERE SOLO UN NUMERO CI BATTIAMO POTER RIEMERGERE IN SUPERFICIE PRIMA CHE ANCHE L'ULTIMO RESPIRO CI VENGA PORTATO VIA.
Jarni 27/12/2010 01:26:50 » Rispondi Sì, vabbè, ma PERCHE' ***** SCRIVI TUTTO IN MAIUSCOLO?!