EdwardBaker 4½ / 10 24/10/2010 19:31:17 » Rispondi Apprezzo l'idea di partenza di voler fare un esperimento cinematografico. Apprezzo la recitazione di Reynolds. Stop. Tutto il resto è noia e banalità. Tutti i più grandi luoghi comuni si trovano insieme nella sceneggiatura di questo film: gli americani sono cattivi e vanno a fare i cattivi in Iraq, gli americani pensano solo al buon nome e ai soldi, gli americani sono cattivissimi e anche l'essere umano è cattivo eh! ecc ecc. Cortès mantiene l'ora e mezza su chiamate su chiamate su chiamate...e lo spettatore dorme. Alcune trovate sono anche carine, altre sono involontariamente comiche. Per non parlare del terribile finale. Sconvolgente vero? Trovo davvero assurdo e irritante che la maggior parte della critica abbia citato Hitchcock e abbia innalzato questo film al rango di CAPOLAVORO! Ma dove siamo finiti? Ma soprattutto dov'è la genialità nella trama di questo Buried? Se qualcuno ha la risposta vi prego di darmela. Spero sia convincente.
La chiamata alla madre è stata una delle banalità più divertenti di tutte: la sala rideva a crepapelle. Per non parlare del fatto che le americanate non mancano: sei sotterrato e potresti morire da un momento all'altro, avresti potuto avere un infarto e ti metti a fare ironia a telefono? Poi poi la scena del serpente...tanto comica quanto assurda. La telefonata finale: '' ERA MARK WHITE'' Cioè a dire proprio: '' TI VOLEVO INFORMARE CHE TI HO PRESO PER IL C**O PRIMA E MENTRE MUORI TI INFORMO CHE C'E' MARK WHITE NELLA BARA OK?NOI SIAMO AMERICANI CATTIVI COMUNQUE EH'' -.-