Goldust 7 / 10 04/05/2015 11:08:46 » Rispondi La fantascienza, specialmente quella apocalittica, è sempre un terreno minato, sia da rappresentare sullo schermo sia perché si rischia di ripetere cose già dette o fatte; anche se i modelli neanche tanto scopertamente presi ad esempio sono Blade Runner e 1997 Fuga da New York, la Bigelow in fatto di atmosfere e senso dello spettacolo sa il fatto suo, confermando tutto il talento già dimostrato nel precedente Point break. L'adrenalina torna allora a fare la voce grossa e segue sempre da vicino le peripezie dei protagonisti, personaggi questi mai completamente positivi nei quali si annidano problematicità o zone d'ombra evidenti e che contribuiscono a rendere ancora più torbido l'intreccio. A cavallo continuo tra realtà e finzione la storia è intricata ma interessante, ed è un peccato che lo spericolato ed improbabile finale non le renda giustizia. E per quanto gli eventi si susseguano con una certa scorrevolezza alla fine le due ore e mezza della durata si sentono tutte.