Ciumi 8 / 10 27/09/2009 12:04:02 » Rispondi Il secondo millennio s’è concluso: il transito è stato totalmente indolore: siamo sopravvissuti, intatti - o perlomeno non abbiamo contratto nessuna nuova malattia - ancora vivi da quest’altra parte del tempo.
Insomma, i primi anni del terzo millennio assomigliano tanto agli ultimi di quello scorso. Eppure, qualcosa ci ha turbato alle soglie; un vasto senso d’ansia d’attesa ci ha preso; “strani giorni” ci hanno colto; e l’idea del passaggio di millennio ci ha spalancato dinnanzi - talmente siamo ossessionati dal pensiero della morte - la visione di scenari astratti e misteriosi, apocalittici, turbati da folate insolite e da nubi che avrebbero portato con sé le piogge torrenziali del cambiamento. Il film della Bigelow dà voce temporalesca a questi nuvoloni effimeri in arrivo, esplora il cyberspazio e la memoria umana violentemente, con scosse elettriche e musica ad alto volume; descrive, attraverso il verbo fantascientifico, la degradazione metropolitana, la droga, il traffico multimediale, la delinquenza, la frenesia e la vanità dell’uomo contemporaneo. Mescola le atmosfere rivoltose ai festeggiamenti dell’ultime ore del millennio. E’ però, innanzitutto, un film che punta a divertire. E lo fa a mio parere davvero bene. Ma il finale, ragazzi - che aveva forse proprio il buon intento di minimizzare il tutto e riportarlo alla dimensione umana - uff, peccato, io l’ho trovato interminabilmente brutto. Va be’…
Ødiø Pµrø 09/03/2010 11:35:39 » Rispondi Ti quoto le ultime 5 parole prima del va be'.
Ciumi 09/03/2010 12:00:17 » Rispondi Ahah.. meglio di niente.
Vuoi dire che escludi anche il “va be’”? Cioè, quel “va be’” era il pezzo forte del mio discorso! Comunque sì, ‘sta volta sono stato un po’ largo con il voto ma, a parte il finale, è un film che mi ha abbastanza divertito. A te non ha convinto?
Ødiø Pµrø 09/03/2010 12:19:19 » Rispondi Eheh ma tutto il tuo discorso è ottimo, come sempre, il va be' è la ciliegina che lo rende più ..umano.
Decisamente non mi ha fatto lo stesso effetto. Il mio voto oggettivo è 5, quello personale 3½. Quest'oggi non ho molta libertà - a dire il vero non ne avrò fino a domani sera, peggio di un after - ma se ti va, appena avrò il tempo, ti illustrerò tutti gli aspetti che mi hanno fatto storcere il naso, per non dire cos'altro mi sono ritrovato storto.
Ciumi 09/03/2010 17:37:21 » Rispondi Ok, con piacere; però ti anticipo che il film non lo ricordo molto bene.
Ødiø Pµrø 12/03/2010 12:59:47 » Rispondi Meglio, se non sei in forma c'è una piccola possibilità che non mi surclassi. :P
Ti spoilero tutto per sicurezza, anche perché tratto il finale. Fra l'altro estrapolo da un commento che dovrei inserire ma che probabilmente non metterò mai..
Comincerei dall'idea: fighissima! Lo squid che, portato da una donna come la Bigelow, sembra avere una certa attinenza con lo squirt [ok, la finisco subito con le ******* (volontarie)]. Idea fighissima, appunto, che diviene in quattro e quattr'otto uno squALLidO - sarà una coincidenza? - pretesto per un thriller tanto arguto, arzigogolato e imprevedibile quanto Cry Wolf o Sanremo. A metà film è già tutto lampante (ho i testimoni, l'ho visto 'in compagnia' e avevo anticipato lo snodo, ricevendo potenti maledizioni). A contornare il tutto, sporadiche spruzzate d'humor forzatissimo che non si capisce quale caspita di tensione voglia/no ammorbidire.
L'originalissima caratterizzazione dei personaggi e una piccola parte dello sviluppo. Il nostro eroe, un(o) Zequila sfìgatello un po' tonto ma a volte anche furbetto, tra una bacchettata e l'altra da parte dell'amichetta color chocolat fondant, tipa dura e decisa ma dal cuore tenero, corre ancora dietro all'ex ragazza, classica esponente di zoccoleria, che nel frattempo si fa "apertamente" ingroppare dal malvagerrimo boss di turno (dovevano far sapere alla regista che il gangster Dorian era già apparso l'anno prima in The Mask) e di nascosto dal triplogiochista migliore amico di lui. Una volta scoperto l'inganno sarà quindi ringo people fra il protagonista e la cioccolatina, perché ovviamente, dopo che lei l'ha trattato di mèrda per 3/4 del tempo, si accorgono dello smisurato amore che provano l'una per l'altro in seguito alla gragnola di pallottole che entrambi si sono appena presi durante lo scontro finale coi cattivoni.
Le scene cretine non sono ugualmente poche, ma mi limiterò a quella che piùmmeglio mi è rimasta impressa: in una delle sparatorie, Lenny, invece di dare all'aggressore una valigiata in testa al momento possibile, scappa facendosi scudo con la valigetta stessa, fra l'altro evidentemente realizzata in pelle di Goku, e il tizio spara ovviamente nella zona coperta dall'impenetrabile barriera valigesca. È il meno, però mi è rimasto in mente.
La cosa più bella è l'enorme codice a barre usato a mo' di cartellone pubblicitario che ho visto in una scena.
Ecco, aggiungiamoci che tutto ciò ha la media del 9 nella mia lista amici e mi viene la depressione. Va be'. (cit.)
Ciumi 12/03/2010 18:19:49 » Rispondi Ahaha, troppo divertente ‘sto commento per essere contestato. Guarda, per quanto riguarda gli snodi narrativi io non ci faccio mai caso, e anzi a volte i colpi di scena o robe simili mi danno fastidio, specie se troppo forzati, ma capisco benissimo che certi aspetti ad altri possano interessare e non siano affatto marginali. Qui ho apprezzato più che altro l’atmosfera e il ritmo, ma del resto, come ti avevo già scritto, me lo ricordo poco. Però lo Zequila è vero, era proprio un babbo.
Comunque, la vera fonte della cit. va be’, è il mitico orsetto bundi: maro’…. eheheheheheh :-)
Ødiø Pµrø 12/03/2010 19:23:38 » Rispondi Ah già, ricordo solo ora che nel nostro primo contatto verbale ci dicemmo dei rispettivi gusti, praticamente agli antipodi.
Non ho manco detto del doppiaggio italiano, non imputabile alla Big-elow naturalmente, ma la voce di Homer su Zequila... cioè, no.
Lol, grande orsetto, ho letto tutta la sua autobiografia...