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STRANGE DAYS regia di Kathryn Bigelow

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ULTRAVIOLENCE78     7 / 10  20/09/2008 16:20:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è una “ca…ta”, come lo definisce Nanni Moretti in “Aprile”, ma, per quanto mi riguarda, non si tratta neanche di un capolavoro. Kathryn Bigelow riprende il filo del discorso iniziato con Michael Powell, per enucleare il suo punto di vista sul potere dell’immagine (peraltro le scene degli omicidi sono un chiaro omaggio a “Peeping Tom”).
La droga del nuovo millennio, lo SQUID, è la droga di sempre: così come lo scoccare della mezzanotte che sancisce la nascita del 2000 non è altro che un mero rito con il quale in realtà non si pone l’inizio e la fine di niente; anche la nuova formula con cui si indica la dipendenza dalla tensione voyeuristica è soltanto un modo diverso di nominare qualcosa che è connaturato nell’uomo, e che da sempre si perpetua.
All’interno dell’analisi di questa tematica, la Bigelow inserisce la paradigmatica vicenda del protagonista Lenny Nero, che si presenta come continua lotta col proprio passato. Egli tenterà in tutti i modi di riconquistare Faith, la donna da cui un tempo era amato, attraverso una sorta di incessante “inseguimento” che, alla fine, si trasmuterà in una fuga verso un nuovo lido, una nuova illusione (come la chiamerebbe Henry Miller). Parallelamente a Nero agiscono i due poliziotti, che rappresentano a un tempo i carnefici e le vittime di una società malata di quella ottusità e grettezza, da cui essi stessi sono affetti.
Il contesto è quello di una “distopistica” e decadente società di un futuro prossimo, tanto prossimo da essere praticamente presente. Così la storia si ripete nel suo eterno ritorno, in cui mali del passato e del futuro si mescolano per obiettivarsi nel presente.
Alcuni sono rimasti soddisfatti altri hanno arricciato il naso (io faccio parte di questi ultimi) di fronte al carattere composito di quest’opera in cui sono coniugati action e noir. Ad ogni buon conto, e di là dai gusti personali, non si può negare che si tratta di un film valido, peraltro girato con grande stile e maestria.