caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PATIENT X regia di Yam Laranas

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Ciaby     6 / 10  15/02/2010 16:02:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il folgorante successo di "Sigaw" (remakizzato, poi, dallo stesso Larnas con attori hollywoodiani, sotto il titolo di "The Echo"), horror dalla struttura lineare e semplice, con una trama scopiazzata da "Ju-On", ma arricchito da un'alta suspense e da continue invenzioni spaventose da rendere una storia banale un piccolo gioiellino, torna Yam Larnas a dirigere un altro film di paura, questa volta una sorta di thriller psicologico che vorrebbe essere più adrilinico e spaventoso che serio.
"Patient X", parte (come "Sigaw") da un'idea poco originale: uomo che ha visto massacrare moglie e figlio decide sia di scoprire il perchè dell'azione e sia vendicarsi (se ci fosse stata di mezzo anche una stanza dove l'uomo è stato rinchiuso per quattordici anni e una soluzione che riporta al passato, sarebbe stata una trama copiata da "Old Boy"); una classica premessa da thriller-noir (già vista anche, per altro, nel nuovo di To, "Vengeance", appunto), eppure Larnas dopo un incipit chiaramente thriller si getta a capofitto in un caleidoscopio di sensazioni ad alta tensione.

Il mistero viene già risolto in poco tempo, o meglio, Lukas trova già la colpevole del massacro, una complice degli assassini che è rinchiusa nell'ospedale in cui lavora e che, pian piano, si sta trasformando in un aswang (Mostro filippino che si ciba di carne umana e che pare un incrocio tra un fantasma lungocrinito e uno zombie): il tutto è intrigante e già dalle prime inquadrature si capisce quanto Larnas abbia fatto un ottimo lavoro.
La produzione è, infatti, eccellente, sicuramente ad altissimo budget e recitato alla perfezione. Inoltre, il regista filippino, ha la grande capacità di incutere timore, angoscia, ansia e paura senza ricorrere nemmeno ad uno spavento improvviso, ma solamente ad una lunga suspense che prende al collo e non molla la presa.
Peccato che dopo mezz'ora di svolgimento mozzafiato, il film si perda in una rete di casini, inseguimenti, minacce di morte eccetera, in una sceneggiatura che va a farsi benedire tra assassini, zombie, giochi di vittima-carnefice.

Larnas se ne frega della logica e preferisce puntare tutto sulla tensione, sulle emozioni che scaturiscono dalla visione di "Patient X" e, infila, quindi elementi horror quali gli aswang, i lunghi corridoi scuri con luci intermittenti, un po'di carneficina, in contrasto con elementi da crime come inseguimenti, sparatorie ecc.
Ne risulta, purtroppo, un pasticcio sconclusionato e che, dopo un'ora di visione, annoia. Peccato, la prima mezz'ora rilassata già prometteva meraviglie.
C'è da riconoscere, comunque, che Larnas sia uno dei registi contemporanei filippini più talentuosi (insieme a molti altri, come Mendoza), seppur lontano dalle tentazioni festivaliere e più ancorato nel cinema di genere.