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THE ADVENTURES OF PRINCE ACHMED regia di Lotte Reiniger

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Peanuts02     10 / 10  18/10/2017 11:16:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film è secondo solo a Biancaneve per importanza storica nel cinema.
Lotte Reiniger, una donna avanti nel tempo per la sua epoca (parliamo della Germania degli anni 20!) è destinata a diventare la prima regista donna del primo lungometraggio d'animazione della storia. Ben due primati per un unico film che purtroppo non viene sempre ricordato come merita!
La Reiniger era un'artista a tutti gli effetti, e soltanto questa splendida tecnica d'animazione poteva fungere da giuntura tra la sua arte e il cinema, ma qui si superano le barriere della bidimensionalità della carta.
Per tre lunghi anni di lavoro ininterrotto, Lotte ha pazientemente mosso in movimenti quasi impercettibili sottili sagome di carta nera su un piano di vetro retroilluminato, a cui si sovrapponeva un altro e un altro ancora per ricreare un effetto multipiano innovativo per l'epoca, che ha reso unica l'iconica scena del volo tra le stelle in sella al cavallo magico.
Questo film designa cura per ogni singolo dettaglio, proprio perché la cura non poteva affatto mancare! Tutto, anche le sottili piume che ornano il cappello del principe, è passato sotto le abili mani e gli occhi attenti di questa donna straordinaria.
La storia trae spunto da una novella delle mille e una notte, e non c'era atmosfera migliore che questa tecnica cinematografica potesse rendere. Una fiaba pura e tutti gli effetti, e con essa tutte le sue infinite simbologie.
C'è un motivo per cui ho deciso di assegnare un voto come 10 a questo film, a principi e principesse e a Biancaneve, tutti film che, visti oggi, potrebbero strappare un sorriso per la loro ingenuità. Ma questi film sono fiabe, e le fiabe hanno tutt'altro schema narrativo e vanno soprattutto interpretate nei loro molti piani di lettura. Frozen voleva sdoganare i cliché, il che ci stava, ma a tratti il film mantiene i soliti elementi tipici di una fiaba, dall'altra tenta di essere verosimile giustificando le cose come si farebbe in un film fantasy. Ma quando assisto alla messa in scena di una fiaba l'incredulità dovrebbe sospendersi perché mi rendo conto di trovarmi di fronte ad una storia che va vista in modo diverso. Guardando film come Frozen invece ti sorgono delle domande che non ti dovresti porre davanti ad una fiaba: PErché Anna può sposare Kristoff che conosce da tre giorni ma non Hans che conosce da un giorno? Perché Elsa riesce a costruire un palazzo di punto in bianco senza aver mai studiato architettura o altro? Perché ci viene detto che Elsa non sa controllare i suoi poteri? Quando è piccola si vede bene che li utilizza alla grande!
Dopo aver colto l'occasione per smontare Frozen (non me ne vogliate, non odio Frozen, odio solo che gli vengono dati meriti che non ha per niente), posso dire che questo film utilizza gli archetipi della fiaba con maestria somma ed invidiabile persino dalla stessa Disney!
Il film che ne esce è quindi perfetto, un tentativo di avanguardia tecnica e artistico che ancora oggi si rivela un prodotto egregio a dir poco.
Splendido