caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CATERPILLAR (2010) regia di Koji Wakamatsu

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  23/10/2012 10:50:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Reduce di guerra il tenente Kyuzo Kurokawa torna a casa privato degli arti, sfigurato in viso e incapace di parlare e udire.
Tragedia privata e pensiero antibellico sono esposti attraverso un racconto privo di vigore, spesso didascalico e raramente coinvolgente nella condanna all'idiozia umana.
Il dramma intimo dell'ex soldato si fonde con quello di sua moglie, costretta ad accudirlo in quanto considerato dai subdoli indottrinamenti del governo giapponese un eroe, anzi, addirittura una divinità degna di essere venerata.In realtà l'uomo è un criminale di guerra divorato dai rimorsi.
La moglie schifata , eppure pronta a servirlo, con l'andare del tempo si fa sopraffare dall'astio per via dei maltrattamenti che il coniuge le ha riservato prima di partire al fronte.
Non esce bene nessuno dal quadro intavolato in "Caterpillar", disgustano gli americani con i loro attacchi atomici, altrettanto deplorevoli i giapponesi come belve pronti a stuprare e uccidere giovani donne, mentre la donna, in modo subdolo, ordisce le giuste modalità per poter umiliare il marito e apparire contemporaneamente come devoto angelo del focolare domestico.
Il racconto è molto ripetitivo, quasi ossessionante tra scene conviviali e sequenze in cui il sesso diventa mediocre metafora dei mutamenti cui il rapporto è sottoposto.
Lei ripugnata e inizialmente sottomessa, lui beffardamente legato a quella donna che fino ad allora aveva reputato e trattato come un essere inferiore.
Wakamatsu si fa evocativo nel richiamare alla memoria (non so quanto volontariamente) il capolavoro di Dalton Trumbo "E Johnny prese il fucile", manca però di tensione e della giusta intensità drammatica, anche se poi il messaggio di fondo giunge chiarissimo.