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L'AGE D'OR regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  11/06/2009 12:52:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo e per taluni ultimo film surrealista di Luis Bunuel. Si presenta da subito, simbolicamente, con l' introduzione documentaristica di un entomologo circa lo scorpione (e proprio un documentario sarà il film successivo), come una rappresentazione della pura violenza e impulso sessuale. Finisce con una personalissima quanto blasfema rivisitazione dell' episodio di Sade. Al centro una spietata critica ai valori tradizionali, per lo più a Roma (centro storico del Vaticano), alla famiglia con tutte le costrizioni che ne porta, alla religione e alla borghesia. Critica che è costata la censura totale trascinatasi per anni. Molto diverso da "Un Chien Andalou" che era più di Dalì che di Bunuel, "L' età dell' Oro" è più simile ai capolavori del regista girati a partire dagli anni 60. Il linguaggio passa attraverso le teorie d' associazione dei russi; interessante come avanguardia caratterizza avanguardia.