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UN CHIEN ANDALOU regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento Rana c'è!     9 / 10  13/02/2008 18:15:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Libertà totale di espressione, la percezione dell'inconscio, senza logica e contro il senso comune di civiltà. Cambi di ritmo e scene soprattutto mentali.
Grottesco e drammatico, sarà un punto di partenza fondamentale per la carriera di Bunuel, anche se in verità ci vedo molto più Salvador Dalì, che poco tempo dopo realizzerà "La persistenza della memoria" uno dei quadri più importanti del secolo scorso.
Questi pochi minuti racchiudono probabilmente la chiave per moltissime altre opere d'arte, in 8 1/2 di Fellini per esempio (solo per citarne uno) ci rivedo i tratti più importanti. Per non parlare del modo in cui è stato girato Erasarhead di Lynch, ...ecc...ecc...
Non da 10 perchè nonostante la sua importanza e il suo valore, va a catturare solo una parte degli spettatori lasciando fuori chi (anche nel 1929) non vedeva nel surrealismo un vero e proprio movimento artistico o una forma d'arte troppo lontana dalla realtà.
Per quanto mi riguarda: irripetibile.