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UN CHIEN ANDALOU regia di Luis Buñuel

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Sig. Chisciano     9½ / 10  08/12/2006 16:37:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film del periodo dell'avanguardia, si cercavano nuovi strumenti per narrare, per spiegare dei concetti anche complicati si è scavato nell'analogia.
Questo corto non ha la pretesa di avere un significato preciso (a parte la scena iniziale) in realtà è lo stesso collegamento per immagini ad avere un senso in una visione di nuovi strumenti cinematografici. Se Vertov attraverso collegamenti analogici spiegava l'alienazione della macchina di montaggio Bunuel e Dalì vogliono "solo" confermare che si può fare.
La sequenza iniziale infatti, che tutt'oggi suscita ancora molte discussioni,
può avere svariate interpretazioni soggettive e chiaramente la lettura non'è univoca, però una certezza nei critici c'è. La luna e l'occhio sono due forme simili che si ricordano l'un l'altra senza avere nessun collegamento logico, l'accostamento è appunto per analogia, il taglio dell'occhio quindi (un occhio di bue) è un messaggio che ci comunica di cambiare modo di vedere e la sequenza precedente ci da la chiave di lettura per il film che andrà a seguire, cioè appunto per analogia.
Chiaramente su questo corto sono state scritte pagine, pagine e pagine, e ancora ne' continuano a scrivere, qundi quello che ho scritto è assolutamente riduttivo.