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LA CINESE regia di Jean-Luc Godard

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Bathory     4 / 10  23/02/2009 00:35:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dispiace deludere le appropriate argomentazioni del commento precedente al mio, ma la visione di questa pellicola è un vero e proprio stillicidio.
Più che un film può trattarsi di un documentario, visto come è girato e le tematiche trattate, attuali per carità, ma nel 1967 non di certo oggi nel 2008.

L'anacronismo della stragrande maggioranza dei dialoghi (eccetto l'ottimo dialogo tra Veronique e il professore nel treno) è ciò che rende questo film ormai dotato e di scarso interesse. Giovani figli di borghesi che come atto di ribellione al sistema, per semplice noia (vedi epilogo), studiano il marxismo leninismo, idolatrano Mao e la Cina, tacciando di revisionismo il PCF (partito comunista francese).

Ci sono decine di DOCUMENTARI, infinitamente più esaustivi e interessanti di questo fallito esperimento cinematografico del grande regista francese, che non hanno la volontà di passare per esempi di arte o cinema, ma appunto come documenti storici.

Clamoroso buco nell'acqua di Godard. Film che annoia terribilmente, da pochissimi spunti di riflessione e fornisce un'analisi ben più borghese e revisionista di quella ingenua e superificiale dei giovani protagonisti.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  29/09/2010 22:41:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Piaccia o no, è un film molto sperimentale. Ed è tra i più amati dai godardiani. Di spunti di riflessione ne fornisce anche troppi, anche se come dici tu oggi annoia particolarmente. Credo che nel 1967 però dev'essere stato assunto come manifesto, prima che la gioventù riflettesse sulla fine delle loro speranze (v. epilogo)