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HUNGER regia di Steve McQueen

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Estonia     8½ / 10  14/05/2012 10:42:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La lotta per ottenere il riconoscimento della condizione di 'prigionieri politici' diventa sacrificio di sé come protesta estrema. Il corpo oltraggiato dai pestaggi disumani si fa arma quando i detenuti usano le loro stesse feci per rivendicare i diritti violati. E soprattutto quando la scelta di Bobby Sands di iniziare lo sciopero della fame diventa una decisione irriducibile dalle conseguenze devastanti.
Opera prima caratterizzata da una messa in scena dura e rigorosa, attenta ai dettagli, che predilige la potenza evocativa delle immagini: dolorose e terribili nella loro cruda rappresentazione. Dalle spirali di escrementi sui muri ai corpi ridotti a larve denutrite, alla violenza dei carnefici 'prigionieri' dello stesso rituale di morte. Poche le parole pronunciate tra le celle e i corridoi. Prevalgono invece i rumori sordi dei colpi inferti coi manganelli e coi pugni, quelli strascicati delle scope che spazzano via lo sporco, i gemiti e le grida soffocate, la voce fuori campo della Thatcher che gracchia i suoi diktat burocratici. L'unica parte dialogata è il lungo intermezzo verbale tra il protagonista e il prete, a metà tra duello dialettico e testimonianza di una fede politica totalizzante. L'agonia interminabile del protagonista nell'ultima parte del film ha il sapore di un lento calvario in cui le ferite scarnificate e devastanti assumono un valore simbolico di spirituale bellezza. Strepitosa l'interpretazione di Fassbender.