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HUNGER regia di Steve McQueen

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jack_torrence     9 / 10  06/10/2011 15:47:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Opera straordinaria; resta da vedere se questo McQueen saprà confermarsi a questi livelli ma l'autorevolezza di questo esordio è pari a quella di pochi altri giovani esordienti con altissima urgenza espressiva.

Sullo stile c'è poco da dire: affascinante padronanza del mezzo. Dopo le prime 3 inquadrature capiamo che siamo nelle mani di un artista che sa come sfruttare le potenzialità del cinema per parlare un linguaggio tutto suo.

Primi 45 minuti. Il regista ci fa arrivare gradualmente in prossimità del protagonista, uomo di cui non viene raccontato il passato al fine di rendercelo totalmente uomo al pari di tutti. L'incipit centrato sul secondino che va a lavoro è un'idea fenomenale.

La sequenza del dialogo con il prete, di cui 17 minuti in piano sequenza. I virtuosismi di regia di McQueen si ritirano, lasciano il posto alla parola per far emergere l'uomo, le sue motivazioni, la sua determinazione, la sua convinzione morale.

L'ultima mezzora. Racconto bressoniano di una libertà scandalosa e paradossale, una determinazione muta.
I paralleli culturali con la simbologia cristiana non sono pochi e quella raccontata da McQueen è a modo suo una imitazione di cristo. La passione di Bobby Sands si svolge dentro un carcere ma di fronte agli occhi di spettatori cui il regista ha saputo mettere per immagini di un rigore (e anche un'inventiva) estremi, un'esperienza inimmaginabile.