E' il dramma di Bobby Sands - attivista nordirlandese (che prima del film non ne avevo mai sentito nominare in quanto mi ritengo estraneo alla storia dell'Irlanda/Irlanda del Nord in conflitto da sempre con la Gran Bretagna/Inghilterra), quando per far sentire la sua voce alle alte sfere del governo e al mondo intero ci rimise la propria vita insieme ad altri detenuti durante lo sciopero della fame del '81 allo scopo di ottenere lo status di "prigioniero politico".
Questo film è fatto di pochi dialoghi se non in alcuni casi necessari di cui UNO vale la visione dell'intera pellicola, poche parole, tante immagini, colori scuri, con uno stile quasi documentaristico mescolato con quel poco di fiction regala un quadro durissimo sul trattamento e le condizioni dei detenuti per concludere con un finale inquietante dedicato agli ultimi giorni di Sands. Sul piano tecnico è molto curato, fotografia tipica britannica, colonna sonora quasi inesistente, bravi attori (uno su tutti Fassbender nel ruolo principale).
UNO = un piano sequenza, se possiamo chiamarlo così, di 16 minuti che riprende ininterrottamente con la cinepresa ferma un dialogo ... il dialogo tra Bobby Sands e il prete in cui emergono le motivazioni del passo che vuole intraprendere il detenuto. Da manuale.
oh dae-soo 29/09/2010 11:53:46 » Rispondi Esce a Novembre a noleggio. Mi fido di te, lo prendo per la videoteca...
Clint Eastwood 29/09/2010 21:11:24 » Rispondi E' un più che ottimo film prenderlo nella propria collezione, ma nella videoteca non so se avrà molto successo poiché si è sentito poco parlare di lui ... (vedi il nr. di commenti)