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HUNGER regia di Steve McQueen

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DogDayAfternoon     6 / 10  29/05/2016 16:20:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esordio eccellente dal punto di vista tecnico per Steve McQueen (che con un nome così non poteva far altro che cinema); fotografia e regia sono di gran qualità, ma vi viene forse posta fin troppa enfasi: un piano sequenza lungo 5 minuti di un uomo che lava per terra, per quanto bene possa essere fatto son pur sempre 5 minuti di un uomo che lava per terra, scena della quale non riesco proprio a trovarci il significato. Oppure un altro piano sequenza di quasi 20 minuti, anche questo eccellente soprattutto in quanto a interpretazione, tra il protagonista e un prete, con un dialogo estremamente prolisso e pesante, senza alcuna emozione. Eccezionale comunque la prova di Fassbender.

Tirando le somme, una volta constata la capacità del regista e degli attori, resta poco altro di interessante in questo film che ho visto in maniera totalmente distaccata, senza nessun coinvolgimento nonostante una storia che aveva tutte le carte in regola per attrarmi.

Adatto soprattutto ad un pubblico di esteti, chi cerca contenuti ne rimarrà almeno parzialmente deluso.
Filman  29/05/2016 23:14:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo invece che questo film possa piacere agli amanti del linguaggio, mentre dal punto di vista tecnico non ci vuole molto ad inquadrare un uomo che lava per terra. Il fare un film biografico in questa maniera, con lunghi piani sequenza e poche parole, è già acclamabile di per sé, ma di solito questi ritratti filmici storico-biografici, quando non sono prodotti dalla catena di montaggio Hollywoodiana, si basano proprio sull'espressività. Perché la storia di un uomo realmente vissuto difficilmente possiede chissà quali contenuti, e di conseguenza la regia diventa prioritaria e con un piano-sequenza lungo 5 minuti su un uomo che lava per terra riesce a comunicare una molteplicità di contenuti ;)
DogDayAfternoon  30/05/2016 13:32:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di poche parole, ni. Il da molti citato piano sequenza di 20 minuti è un ininterrotto ed estenuante dialogo infinito, per il quale non ho trovato nessun tipo di fascino (e per quanto mi riguarda i dialoghi sono forse l'aspetto che più mi interessa in un film).

D'accordo sul fatto che non sia il biopic Hollywoodiano e mi sta bene, però in quanto ad emozioni mi ha trasmesso molto poco, ben al di sotto delle potenzialità della storia.

Curiosità: quali sarebbero i molteplici contenuti che avrebbe dovuto comunicarmi la scena del lavaggio del pavimento?
Filman  30/05/2016 15:01:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho certo detto che il film sia ermetico, però in alcuni momenti vuole esserlo, e questo è indubbio. Ciò che conta è che non si tratta di un film didascalico o basato su trama e dialoghi, e anche questo è ovvio.
Ad esempio, pure Bronson ha svariate parti chiacchierate, ma rimane espressionista al 100% dall'inizio alla fine.
Per ciò che riguarda le emozioni, anche qui ho un pensiero opposto, perché il significato è correlato alla forma, soprattutto in questi casi autoriali, ma spesso è filtrato dalle emozioni che il film cerca di suscitare, e qui troviamo una scenografia lugubre, un'atmosfera nauseante ed una regia martellante. Quindi la scena del lavaggio del pavimento può narrare situazioni e personaggi più di quanto non lo possa fare una storia "emozionante" in termini assoluti.
Accolgo il tuo punzecchiamento, ma mi vedo costretto a rispondere per antitesi: se credi che una scena di 5 minuti che inquadra un tizio che lava per terra sia vuota allora devo pensare che qualsiasi film ermetico risulti vuoto (e magari fatto a tavolino per stuzzicare gli intellettualoidi critici), per te... anzi mi chiedo perché un voto così alto ad un film in cui il regista si addormenta dietro la macchina da presa su una scena inutile per 5 minuti.
Come ho detto inquadrare un inserviente è un qualcosa di tecnicamente irrisorio, in termini di difficoltà e resa ;)

Per il resto, la scena così come il film sono semplici esempi di come la narrazione possa essere comunicativa tramite la regia e non la sceneggiatura. Anzi, alle volte è meglio che la sostanza venga espressa mediante la forma.
Questo per dire che non sto difendendo il film, che vidi circa 5 anni fa e neppure mi fece impazzire. Il mio parere è per linee generali e va oltre alla quantità di contenuti che il piano-sequenza in questione può o non può avere :)
Filman  29/05/2016 23:14:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo invece che questo film possa piacere agli amanti del linguaggio, mentre dal punto di vista tecnico non ci vuole molto ad inquadrare un uomo che lava per terra. Il fare un film biografico in questa maniera, con lunghi piani sequenza e poche parole, è già acclamabile di per sé, ma di solito questi ritratti filmici storico-biografici, quando non sono prodotti dalla catena di montaggio Hollywoodiana, si basano proprio sull'espressività. Perché la storia di un uomo realmente vissuto difficilmente possiede chissà quali contenuti, e di conseguenza la regia diventa prioritaria e con un piano-sequenza lungo 5 minuti su un uomo che lava per terra riesce a comunicare una molteplicità di contenuti ;)