Filman 8 / 10 26/04/2016 23:36:42 » Rispondi Dati i limiti di un insieme di cortometraggi facenti parte di un film collettivo, setacciando ROGOPAG - LAVIAMOCI IL CERVELLO si riesce a delineare con soddisfazione un, quasi, unico senso tematico nonostante le diverse nature concettuali poste come voci narranti, che trovano, tra l'austerità della Nouvelle Vague di Jean-Luc Godard, il didascalismo di Gregoretti e anche gli altri due episodi, una ampia distanza separatrice. La società di massa, il consumismo, dalla perdita di valori, la diversità di classe, la borghesia e l'alienazione sociale sono le tracce convergenti di questo film, che pone uno sguardo, diviso in quattro angolazioni poco compensanti, sul mondo moderno, trovando una strada da percorrere interessante ma affrontata con alcuni alti e bassi che vanno dall'episodio di Rossellini, poco incisivo, all'espressivo "Il pollo ruspante" di Ugo Gregoretti, passando per l'inutilmente essenzialista e poco ispirato episodio di Godard e concludendo con l'enorme corto di Pier Paolo Pasolini, che trasuda arte e poesia figurativa in una visione impropriamente cristiana che è conforme alla poetica del regista, per cui l'uomo povero e misero ha sempre avuto una indicibile grandezza e importanza.