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IO VS. IO regia di Marco D’Aguanno

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julian     1½ / 10  02/02/2010 01:02:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una produzione indipendente aka film di serie Z aka opera trash di proporzioni bibliche. Chiamatela come volete, questa resta un'esperienza cinematografica indimenticabile, imprescindibile, ineguagliabile e irripetibile che differenzia me e il mio fido amico TonyCiccione90 dalla restante utenza di Filmscoop per il fatto che siamo gli unici ad averla vista (e quasi certamente rimarremo in due ad perpetuum).
La pellicola credo sia al momento introvabile, anche se subito dopo l'uscita nei peggiori cinemi del Molise fu proposta una poco convinta distribuzione anche in DVD (mi sto ancora pentendo di non averne approfittato !).
La commedia è ovviamente altamente amatoriale, girata interamente in terra molisana, con attori rimediati qua e là chi per una supposta presenza scenica chi per una piccola fama teatrale locale (un mio amico di Isernia che fa teatro a livelli già più avanzati ricevette la chiamata e, visto il copione, fuggì a gambe levate): non ricordo neanche più la trama, qualcosa di stupido su uno sbruffoncello liceale che a un certo punto partorisce il suo alter ego in carne ed ossa, non mi ricordo come e in che circostanze, il quale lo fa tornare sulla retta via.
La cosa che da subito lo contraddistingue è che vuole essere una riproposizione della comicità alla Neri Parenti, già di scarso livello, ma risulta ancora più ridicola con battute di un volgare insensato e con l'attore protagonista che cerca di copiare in tutto e per tutto De Sica, dalle smorfie al linguaggio.
C'è da dire tuttavia che risi dall'inizio alla fine (e a dirla tutta risi anche prima dell'inizio...): feci una corsa disperata per arrivare al cinema con Tony che mi attendeva, ma per fortuna la bobina arrivò ancora più in ritardo di me e ci furono anche problemi tecnici. Storico fu anche il momento in cui smettemmo di ridere per cavoli nostri e ridemmo eccezionalmente per una scena del film che VOLEVA far ridere: un rutto del protagonista e il nonno che si sveglia di botto dalla pennichella e urla "Arrivano i nazisti !".
Un'esperienza formativa e fondamentale fu quella.
Mezzo voto in più per valorizzare la mia terra e le sue possibilità artistiche e anche perchè c'erano alcune comparse che, ahimè, conoscevo.
Inutile dire che quasi tutti, alla mia domanda, giustificarono la loro partecipazione con il fatto che c'era un -seppur scarso- compenso.