JOKER1926 6½ / 10 02/06/2013 20:25:02 » Rispondi E' facilmente intuibile che "Questa è la mia vita" ha le carte in regola per destreggiarsi e quindi distinguersi un po' dai soliti film, Jean-Luc Godard, autore della pellicola francese, orna il tutto nel nome di uno stile personale; ci si imbatte dunque con un vero e proprio film d'autore. L'inizio la dice lunga, le inquadrature ostinate (in primo piano) dei personaggi ripresi dalle spalle è sinonimo di eleganza e di esclusività. "Questa è la mia vita" si scompone in episodi, il film ne ha dodici; l'obiettivo della regia è di fotografare con pillole di filosofia e di originale arte (significativo il richiamo al film della Passione di San Giovanna d'Arco) una donna sognatrice e anche ingenua condannata, purtroppo, da una vita piena di dinamiche ciniche ed infami. Rimane inoltre molto ingrato il compito del critico di dover, giunto ad un determinato punto, analizzare e/o criticare l'apparato della regia. Ovviamente il prodotto francese del 1962 spicca per la sua anti convenzionalità , però al contempo, diventa ben presto un percorso alquanto soggettivo e poetico, forse troppo sensibile e poco palpabile. Fra i pregi oggettivi si riscontra la prova di una magnetica Anna Karina (moglie di Luc Godard). Il film si colloca, in linea semplificativa, fra i film di genere drammatico con un finale tesissimo e misero.