caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SHADOW regia di Federico Zampaglione

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
jack_torrence     6 / 10  07/02/2011 19:40:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La rivelazione finale rischia di farci incorrere nel "tranello" di giudicare con favore, retrospettivamente, il film, per un suo contenuto "politico" che sinceramente mi sembra pure apprezzabile, ma un pochino furbo e pretestuoso.
Tuttavia il film non è affatto male: e per quanto - a conti fatti - si apprezzi più che altro come esercizio di genere, come sfizio del suo autore, ha dalla sua una costruzione della tensione, nella prima parte, davvero rimarchevole sotto molti punti di vista (ambientazione, resa dei tratti fondamentali dei personaggi principali). Nella seconda parte (horror), il film sconta il prezzo di piegarsi alla moda (?), al filone slasher dei vari "Saw" e "Hostel": senza tuttavia gli eccessi di questi ultimi (forse per timidezza; forse per compromesso?).

Il modello di riferimento vede la ripartizione dei caratteri fra:
1) personaggi "buoni e malcapitati" con cui identificarsi (senza riserve, in questo caso: al film di Zampaglione manca la forza di alludere a un "male" sotterraneo in essi latente);
2) personaggi "brutti, sporchi e cattivi" (visualizzazione, rozza e grossolana, della brutalità di certi individui particolarmente rozzi e grossolani);
3) una malvagità profonda e totale, spiazzante, che trascende il male che possono immaginare o fare i personaggi di cui al punto 2, e di cui anch'essi possono essere vittime.
Nulla di innovativo; calchi già esistenti; nessun approfondimento. Però il film resta un esercizio di stile ben fatto; a suo modo godibile, per chi ama il genere (personalmente ho gustato meno la seconda parte, anche perché mi è sembrata priva di vera "necessità" espressiva. In essa, più dei pretestuosi riferimenti alle dittature, ho semmai apprezzato, visivamente, il banchetto imbalsamato Psyco-style).

Di base, contiene un'eco di "Un tranquillo week end di paura".