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I CLOWNS regia di Federico Fellini

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amterme63     7½ / 10  13/06/2013 23:12:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse un film "minore" di Fellini; rimane comunque un'opera molto divertente e interessante.
I temi che si intrecciano nel film sono tre: la celebrazione di un'arte, la nostalgia e la malinconia per qualcosa di perduto, la duttilità del mezzo cinematografico.
L'arte che viene celebrata nel film è quella circense, soprattutto quella del clown con la sua opera di creazione fantastica e sentimentale, il divertimento, la gioia, ma anche l'emozione e l'intenerimento che riesce a trasmettere nello spettatore, tramite la mimica e dei semplici ma arguti trucchi. Si tratta di un'arte che parla soprattutto alla parte "bambina" dell'essere umano, con i dispettucci, gli scherzi, le arguzie, l'ingenuità e la sensibilità poetica.
Ed è proprio la "scomparsa" di questa parte umana nella vita quotidiana dell'uomo della società dei consumi, che Fellini deplora con questo film. Alle scene allegre e scherzose si mescola una triste maliconia, una sensazione dolorosa di perdita e di scomparsa: l'epoca d'oro dell'arte clownesca volge ormai al termine e non si può far altro che raccogliere documenti da trasmettere alla posterità come doloroso ricordo, prima che tutto scompaia (come puntualmente si è verificato). Da qui l'impostazione documentaristica del film.
Fellini interviene in prima persona nelle scene e imbastisce tutta una parte di "cinema nel cinema", quasi a voler applicare lo spirito scherzoso semplice e spontaneo tipico dei clown anche alla propria arte. Sceglie infatti attori espressivi e caratteristici proprio per accentuare l'aspetto mimico e "esteriore" della comunicazione artistica.
Ne viene fuori forse il film più semplice e accessibile del grande regista italiano, uno dei più grandi di sempre. Infatti pur nella sua semplicità, "I Clowns" è un'opera che riporta l'inconfondibile impronta dell'immensa arte del maestro, con la facilità con cui impone ritmo alle scene, l'espressività, la cura visiva delle singole scene, l'incessante riflettere la complessità e la varietà del mondo umano pur restando semplice e sublime.