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LUCI DEL VARIETA' regia di Alberto Lattuada, Federico Fellini

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     7½ / 10  19/10/2012 22:37:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il varietà, quello vero, oramai non esiste più e LUCI DEL VARIETA' insieme a VITA DA CANI sono film imperdibili, che ci aiutano a non dimenticare quello che eravamo un tempo. E così Fellini inizia la sua carriera, con un film capolavoro, degno del suo stile e dei suoi temi non ancora, naturalmente, sviluppati appieno. Ma il giovane regista de LA DOLCE VITA non esordisce come tanti bravi registi di adesso con la modestia di essere davanti e dietro la cinepresa, no lui preferisce aspettare, preferisce la Gavetta e sceglie di esordire a fianco ad uno dei più grandi registi di allora, il regista che diventerà il pioniere di un determinato cinema che vede le giovani fanciulle protagoniste di principesche storie d'amore che hanno fatto sognare le ragazzine di un'intera generazione: Alberto Lattuada.
Il varietà di una volta aveva chiare e spietate leggi che a quello di oggi gli fa le pernacchie, un mondo in cui il talento era valutato e non finiva in uno scarno gioco di cabaret fra comici pidocchiosi di qualche tv pubblica/privata.
LUCI DEL VARIETA' può essere visto anche come prova, esercizio, artisticamente riuscito, del giovane Fellini che riprenderà uno dei suoi temi più cari, quello dello spettacolo, e a distanza di qualche anno, realizzerà un altro capolavoro del cinema italiano e perché no, mondiale: LA STRADA. In entrambi i film ritroveremo Giulietta Masina (qui Nastro d'Argento) che risulta efficace in entrambi, anche se a dire la verità in LA STRADA probabilmente, ha un'interpretazione da Oscar!Insieme alla Masina però il cast è formato da altri grandissimi attori (Peppino De Filippo, Del Poggio) che sembrano fare un pò l'occhiolino al mondo dell'avanspettacolo ma che in realtà è un malinconico ruffiano omaggio a quello che anche loro, in passato, erano stati. Ad affiancare il cast di prim'ordine ci sono, leggermente in ombra, ma pur sempre brave la Loren e la Ralli.