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INCEPTION regia di Christopher Nolan

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  01/02/2011 11:08:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Entrare nei sogni e carpirne i segreti,viaggiare in mondi creati dal subsconcio e in questo caso fabbricati mirabilmente da un regista capace di fondere l'adrenalina scatenata da un'azione costante con cervellotiche suggestioni tipiche di certo cinema di non elementare fruibilità.
A Nolan l'impresa riesce,già impratichitosi a suo tempo con le divagazioni mnemoniche di "Memento" e a seguire con quelle materiali di "The Prestige",con "Inception" affina la sua idea di cinema onirico sorretto da una concretezza sofisticata e infagottata in un flusso di mondi contigui,incastrati l'uno nell'altro come matrioske che al loro interno nascondono segreti e idee,ambizioni ed utopie ora sfruttabili da questi viaggiatori del sogno,ingegnosi nel depredare il pensiero più intimo o innestare un'idea che possa modificare il piano reale.
La struttura è meno astrusa di quanto possa apparire di primo acchito,Nolan non eccede nel voler essere ermetico tanto che lascia ai personaggi (fin troppo) spazio per le delucidazioni del caso,semmai resta in bilico nelle battute finali pur limitando ad un paio di interpretazioni la chiusura del cerchio.
La bravura di Nolan sta nel girare divinamente,nel costruire mondi dall'indubbio fascino,rispettare i nessi logici e permeare di un'aurea inafferrabile il proprio protagonista,un Di Caprio in discreta forma come il resto del cast che, Cotillard a parte, non ho trovato poi così impressionante.
Interessante l'idea dei tempi sfalsati tra i vari livelli di sogno,ottimo escamotage narrativo che di fatto diventa fulcro di una struttura ad incastro che prende spunto dalle architetture sovversive del citato Escher.
I personaggi sono debolucci,concepiti in modo piuttosto approssimativo diventano figure precarie tanto quanto i luoghi che si trovano ad invadere,soprattutto il dolore e il senso di colpa,derivati da un amore talmente intenso da non necessitare del mondo circostante, si fondano su elementi sterilizzati della giusta drammaticità.A un coinvolgimento emotivo fragile risponde un impianto scenico maestoso che unito ad una successione di eventi incalzanti esalta le qualità creative di Nolan,purtroppo ancora una volta solo ad un passo dal capolavoro.