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INCEPTION regia di Christopher Nolan

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elio91     9 / 10  01/10/2010 00:07:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'era da aspettarselo in fondo: Nolan non sbaglia un colpo. Paradossalmente l'unico suo film che negli ultimi anni è sotto la media è Batman Begins,non al livello dei successivi 3. Ma questo Inception è qualcosa di sublime ed epico che rasenta la perfezione. Forse non si merita un 9 (giusto qualcosina di più basso),ma chi se ne frega,mi ha tenuto incollato allo schermo per due ore e mezza senza mai annoiarmi facendomi seguire per filo e per segno ogni discorso o dialogo indispensabile alla comprensione di un'opera comunque complessa e di non semplice comprensione.
Prima di parlare del film meglio togliere ogni dubbio: Inception è ciò che si chiamerebbe un americanata, non fosse che le americanate di solito le fanno registi come Michael Bay o Emmerich,film che vogliono incassare sorreggendosi su una marea di effetti digitali tralasciando il resto e risultando senz'anima. Ma Nolan è uno dei registi giovani più intelligenti oltre che bravi,è pur vero che con Il cavaliere oscuro aveva dimostrato di sottostare alle regole del blockbuster ma dotandolo di una sceneggiatura forte e decisa,mai banale. La bravura tecnica fa il resto. Lo stesso vale con Inception.
Quindi questo è un film che a modo suo risulta certamente profondo,sicuramente intelligente e stratificato,girato in maniera meravigliosa. Tirare fuori Bergman o vecchie glorie non solo è fuori luogo ma sintomo di essere ottusamente bloccati ad una concezione cinematografica vecchia ma soprattutto diversa,Nolan non è un autore intimista ma uno che fa film per il pubblico (volgarmente si direbbe "di cassetta") e si vede. Se lo riesce a fare bene e in maniera avvincente perché si dovrebbe rifiutarlo?

Faccio un inchino al buon Christopher per essere riuscito ancora una volta a creare un gioiello di tecnica ed emozioni. La trama stratificata e a vari livelli è una summa del suo percorso cinematografico percorso fino ad oggi: Cobb non è solo il protagonista del film in questione ma era anche il ladro di appartamenti e terrorista di ricordi in Following. Come in Memento la realtà soggettiva è sempre messa in discussione e il valore dei ricordi è fondamentale. Come in The prestige c'è il trucco ma non si vede. Difatti Nolan gioca e si diverte,questo è palese. La sua costruzione della storia è precisa e ad incastro come scatole cinesi,i sottotesti da cogliere sono vari e ci vengono forniti su piatti d'argento purché si drizzino le antenne per le due ore e mezza di durata.
Il valore della realtà contrapposto al sogno riesce a spaventare ma dimentichiamo Lynch,qui i sogni sono razionali e logici con strutture a livelli in cui ci si può anche perdere a livello sempre più profondo. Il gioco innestato con lo spettatore continua fino ai titoli di coda,in cui ci rimangono solo domande riguardo la realtà o la fantasia di ciò che abbiamo appena visto. Finale tronco e perfettamente costruito,come tutta la geometria del film d'altronde.

Una visione lascia entusiasti ma ci sarebbe bisogno di vederlo ancora,in realtà,perché non c'è un attimo di pausa dal primo fotogramma e il ritmo non cala mai. Il sottofondo musicale firmato Zimmer è costante e sempre presente,e nell'ultima parte è strepitoso.
Diverso il discorso per gli attori,tutti in parte anche se la Page non la sopporto e sarà per questo ma in questo ruolo in particolare mi è parsa completamente fuori luogo. Di Caprio dimostra di avere trovato una maturità,purtroppo la colpa in questo caso non è del tutto sua ma il personaggio che interpreta ha delle analogie molto forti con lo stesso fatto in Shutter Island e quindi sembra di rivedere ancora Teddy Daniels più che Dom Cobb (impressione comunque smentita in più punti). E poi,dura un pò troppo anche se ad onor del vero una storia così ambiziosa non poteva risolversi in meno di due ore...
Nolan,però,a differenza di Cobb ha dimostrato per l'ennesima volta di non essere un ladro di sogni ma di trasporli alla grande sul grande schermo.