caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BELLA DI GIORNO regia di Luis Buñuel

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Bathory     7½ / 10  04/05/2009 02:08:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Francamente tutta questa critica sociale alla borghesia non ce la vedo, ma è anche normale visto che il film è tratto da un romanzo (a quanto pare anche mediocre) datato 1929, dal quale Bunuel ha tirato fuori un ottimo film, privo però (tranne in alcuni tratti) di quella feroce ironia che fa da padrone in film come Il fascino discreto della borghesia o L'angelo sterminatore..

Bella di giorno va visto come una riflessione sul complesso e difficile rapporto tra amore e sessualità, tra le perversioni più intime e segrete e il voler apparire puri, candidi.
Il personaggio di Severine è proprio questo: nella prima parte del film la vediamo molto pudica, quasi restia al contatto fisico (da un bacio al marito quasi controvoglia); nella seconda parte c'è la trasformazione e Severine, turbata da un malessere continuo e apparentemente inspiegabile, eccetto qualche flashback dell'infanzia dove si intravedono abusi subiti, riesce a trovare un modo per sfogarsi e liberarsi contravvenendo a tutto ciò che era stata fino ad allora, a tutti i suoi principi, divenendo una prostituta, e disintegrando quindi l'apparente aura di purezza che fino a quel momento si era sviluppata intorno all'innocente ragazza.

Catherine Deneuve (la più bella donna di tutti i tempi) ritrova in parte i panni già indossati in Repulsion, ed è inarrivabile sia nel ruolo iniziale di ragazza timida, fredda e distaccata che in quello sicuro di sè, spavaldo e sereno che traspare nella seconda parte.

Se non fosse stato per gli importantissimi sogni (rivelatori?) di Severine, dove è indiscutibile e palpabile il tocco del maestro spagnolo (da antologia la sequenza del lancio del fango), e qualche altro frangente in cui è evidente la mano del regista, non sembrerebbe un film di Bunuel..ma ripeto questo è un aspetto del tutto normale visto che si tratta del riadattamento di un romanzo.

Superbi e splendidamente caratterizzati i personaggi secondari, da madame Anais, a Marcel fino all'esilarante ginecologo-sadomasochista, capaci di riempire i vuoti in cui la trama a volte potrebbe cadere.

Non so se ritenerlo un minore di Bunuel, di sicuro non è uno dei miei preferiti, nonostante tutto è un film che va visto e letto sotto una chiave differente dai temi caratteristici per cui Bunuel è divenuto uno dei più importanti registi di tutti i tempi.
pier(pa)  04/05/2009 12:52:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi stupisci coi fuochi d'artificio. Lo guarderò.