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BELLA DI GIORNO regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento doncorleone     4½ / 10  22/02/2006 18:32:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi è piaciuto affatto sarà che Bunuel non mi affascina per niente (tranne il fascino discreto della borghesia che è geniale) ma questo film l'ho trovato noioso , pesante , lento, velleitario con una Deneuve piatta ed insipida...
Mi verrebbe da dire sopravvalutato ma è Bunuel quindi immagino che non si possa dire!
Spento.
frine  16/05/2006 01:41:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che ciascuno possa dire ciò che pensa. Certo il film non è facile: per alcuni ironico, per altri onirico (mi si perdoni l'ovvio anagramma). Ma, al di là delle complicate metafore, non sempre di univoca interpretazione, resta comunque una tragedia personale molto comune, una storia di ordinaria follia.
L'affascinante protagonista è sposata con un uomo bello, posizionato, di buon carattere: il marito che molte madri vorrebbero per la propria figlia. Ma quest'uomo è anche un irriducibile cretino, la personificazione della banalità.
La protagonista potrebbe trovarsi un amante, ma questo comporterebbe complicazioni sentimentali e, forse, la perdita di molti privilegi. Meglio allora ricorrere alla prostituzione, a rapporti casuali e non coinvolgenti.
Nel film c'è una scena molto significativa (spoiler). Poi arriva il giovane delinquente, un irriducibile sentimentale che si innamora della nostra eroina...e poi tutto torna come prima. Lo stesso, mortale squallore di prima.
La critica al mondo borghese è fin troppo scontata, e forse fuorviante. In realtà il disagio della protagonista travalica i limiti di classe. La Deneuve interpreta questo disagio con straordinaria sensibilità.

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky  18/08/2006 20:12:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non capisco pero' perchè un detrattore di B. - libero di esserlo per carità - ha trovato entusiasmante "il fascino discreto della borghesia" Nulla da dire, quell'opera è un capolavoro, ma certo è un film bunuelliano al cento per cento, per questo mi sfugge il senso della "genialità" che hai trovato unicamente su quell'opera tanto stilisticamente vicina al mondo che tu dici di non amare