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BELLA DI GIORNO regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69     9 / 10  03/12/2004 11:33:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con la graffiante ironia che gli è propria, il genio surrealista ci offre una parabola indimenticabile sul rapporto che intercorre tra ciò che noi facciamo e rappresentiamo ( ciò che è socialmente riconosciuto) e ciò che siamo relamente ( il nostro io). Nel film in questione tutto si risolve su un piano ambiguo, dove realtà e sogno si confondono, senza consentire allo spettatore di indivuare fino in fondo cosa sia effettivamente reale. La storia della donna ugualmente si svolge su un doppio binario strettamente legata ad un'antimonia di fondo, sessualità/ cattolicesimo: moglie fedele e "bella di giorno": quale è effettivamente il ruolo sociale che le è proprio? Quale azione, quale comportamento è il reale prolungamento del suo carattere, della sua personalità? Questa è una delle domande che Bunuel sembra porsi senza però dare risposta, rimanendo tutto su un piano ambiguo con l'unica certezza (in linea con il finale) che tutto è incerto: le ambiguità interiori, le maschere che ognuno pone davanti a sè , non sono altro che il riflesso soggettivo delle ambiguità, dell'ipocrisia presente società.