Weamar 7½ / 10 04/05/2010 20:23:18 » Rispondi Analizzare un film del genere, è cosa assai difficile. Bisognerebbe svuotare la mente da ogni cosa, da ogni rifacimento e da ogni scena e immergersi in ciò che si vede. Come se fosse la prima volta. Ma risulta improbabile (oltre che utopistico) credo. Perché una parte di noi resta sempre avvinghiata a quel piccolo gioiellino di Craven che, anni fa, fece discutere ed innamorare molti fan del genere. Si parte quindi da un presupposto: eguagliare il mito di Craven è assolutamente scontato e, credo, improbabile. Ciò nonostante, al contrario di quello che si potrebbe pensare, la pellicola di Bayer ha un qualcosa che nel mito di Craven manca: la profondità. E non parlo della profondità del film ma quella dei protagonisti, mossi discretamente e donando ai cento minuti di pellicola un qualcosa di estremamente logico e chiaro. “Nightmare on Elm Street”, difatti, non mira allo splatter e lo si nota sin dalle prime scene del film. Mira alla chiarezza, all’analisi e agli eventi che nell’originale mancano completamente. Sviscera ogni cosa, ogni dettaglio e fa carpire allo spettatore la ragione per cui Freddy Kruger agisce in questo subdolo modo. Ci si ritrova quindi immersi immediatamente in omicidi sì banali, ma assolutamente efficaci. Il sangue è davvero poco ed, a mio avviso, è assolutamente un bene se si vuole rilanciare un film di questo calibro. Lo stile di Bayer è molto intricato. Le scene sono “scavate” molto bene e l'immagine è piena di rifacimenti dell'originale. Alcune scene, tuttavia, soffrono le novità e disperdono un (bel) po’ ciò a cui si mira facendo perdere al regista stesso il fine principale della pellicola.
Si arriva, dopo circa dieci minuti di film, a L u i. Il vero protagonista del film: Freddy. Se non si riesce a paragonare l’immagine di Kruger a quello Englund, si rimarrà sicuramente delusi. Perché il nemico in questa pellicola è un qualcosa di buio, squallido e assolutamente disgustoso. Non fa mistero del suo passato
, ma lo evidenzia con orgoglio. Il nuovo look è un po’ più “a terra” in realtà ma funziona. E’ un male da guardare e da sentire. Perché? Jackie Earle Haley fa un ottimo lavoro con Freddy e solo per la voce batte a mani basse Englund.
Per quanto riguarda la prova recitativa degli attori, non vi è nessuna lode particolare. Katie Cassidy offre una prestazione buona, probabilmente è quella di spicco fra tutti. Kyle Gallner fa un lavoro simile a quello della Cassidy e si lascia travolgere dalle emozioni per gran parte della sua performance. Il resto del cast è un po’ piatto e vuoto. Rooney Mara fornisce alcune linee veramente noiose e
la prova di Thomas Dekker, seppur buona, fa ingoiare un piccolo rospo amaro. Poco sfruttato per un talento ben visibile
.
Ci sono diverse parti del film che promettono spettacolo. Ci sono anche alcune parti che mostrano una piccola sfumatura di miglioramento. Nel complesso, il film è abbastanza buono. Sicuramente vale la pena.
Zio_iori 14/05/2010 16:36:03 » Rispondi Vale la pena cosa? Vedere una copia esatta di quello dell'84? Che senso ha dopo quasi 30 anni rigirare il primo Nighmare senza Englund? Bho non capisco...
Weamar 15/05/2010 01:30:51 » Rispondi Non è assolutamente una copia. E te o garantisco io che al nome NIGHTMARE sono legatissimo ;)
Certo: alcune scene sono identiche. Ma questo reboot (perché di remake, a mio avviso, ce n'è davvero poco) è molto più profondo! Ti consiglio di guardarlo. Magari, e credo sarà impossibile visto che neanche io ci son riuscito, svuotando la mente e far si che tu il film del 84 di Craven non l'abbia mai visto :)
Simmetria84 31/08/2010 13:12:48 » Rispondi profondo un paio di balle. è un piattume unico, tutti gli attori sono da denunciare quali bradipi scappati dallo zoo, freddy pare mio nonno imbalsamato. Non c'è alcun miglioramento, è uno sfacelo in termini registici, e in termini narrativi. Freddy è sin troppo presente, ingombrante, non c'è alcun gioco o crescendo della sua persona. L'onirico scompare, non riescono in NESSUN modo a ricreare un atmosfera che possa ricordare anche lontanamente un sogno, tantomeno un incubo. Effetti speciali che sono talmente dozzinali da risultare pacchiani (vedi lui che esce dalla parete... o la morte di nancy, o altre sue uccisioni. A parte l'inutilità di un film del genere, che non aggiunge nulla al vecchio film di craven, questo film racconta male anche quello che dovrebbe raccontare, è un continuo rimando all'originale, perchè? perchè non sapevano cosa inventarsi di nuovo, perchè non potevano farlo in quanto il fan coglioncello non potrebbe apprezzarlo.
Questo film rispecchia la qualità del pubblico e lo standard che è stato raggiunto.
Weamar 31/08/2010 22:14:31 » Rispondi Ti rispondo punto:
a) profondità: nei film precedenti, qualche regista ha mai mostrato il vero volto di Freddy? Ha mai spiegato il passato? Ha mai sviscerato il personaggio? Se non ricordo male - e credo proprio di no - si è dato un BREVISSIMO accenno nel primo film (errore madornale di Craven, allora) e una LEGGERISSIMA quanto ridicola manciata di minuti nel terzo film. In questo film tutto è incentrato sul passato di Kruger, spiegato con linearità e coerenza.
b) Attori: Sei sicuro? L'hai visto in originale, almeno? La voce di Haley è formidabile. Come ho anche scritto, è un male da sentire e da vedere. Per quanto Englund sia stato sbalorditivo e insuperabile con il suo Freddy, in quanto a voce viene battuto clamorosamente. Per non parlare di Dekker, emergente ma profondamente emotivo e realista. (Se avessi visto bene il film, ti saresti accorto che non si chiama NANCY ma KRIS. Nancy è la protagonista. Magari stavi parlando di Tina, vero?)
c) Rimando all'originale: mi spieghi dove sono i numerosi rimandi all'originale? Io ne ho contati 4 e te li cito nello spoiler:
- Morte di Kris come la morte di Tina (Sebbene le circostanze siano diverse). - Le bambinette che saltano la corda - La protagonista di nome da NANCY - La scena del muro
Sai trovarmene altre? E' un rimando all'originale? Io non credo proprio.
d) Sogno: Se ti ricordo, la caratteristica di Craven dei sogni era pressoché simile alla realtà. Un mondo sì reale, ma con una fotografia "sporca", "pregna". In questo film sì, questo tipo di fotografia è scomparsa, ma l'effetto cromatico è riuscitissimo (E non è soggettività questa, ma oggettività). Quindi sì, potrei darti ragione.
e) Effetti Speciali: Perdonami, ma di effetti speciali c'è la giusta quantità. Rcordati che Craven, nel suo primo film, si è quasi autofinanziato perché chi doveva dargli i soldi, gli ha dato uno sput visto che nessuno avrebbe scomesso 1 cent su questo film.
Weamar 31/08/2010 22:16:52 » Rispondi [CONTINUO punto e]: ma guardati i film successivi. Lì non sono pacchiani? (Il 2, il 4 e il 5 in PRIMIS)