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MINE VAGANTI regia di Ferzan Ozpetek

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  13/07/2010 11:37:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'impressione è che Ozpetek stia cercando di scovare nuove vie da percorrere all'interno di un percorso professionale che cominciava a sapere di stantio.Da spunti prettamente melò pervasi da tragedie di varia portata risalenti alle prime opere,è passato al devastante soggetto di "Un giorno perfetto",probabilmente il suo film più sbagliato in cui ben poco girava per il verso giusto."Mine Vaganti" è un'evoluzione del suo lavoro,eliminando ogni recente ed eccessiva gravità il regista italo-turco si rimette in sella sviluppando argomenti più vicini alle sue corde,all'interno dei quali gli è possibile crogiolarsi con cognizione.Ozpetek ha il merito di parlare di omosessualità,di provincialismo e finto perbenismo con il sorriso sulle labbra e un piglio disinvolto che indora la pillola,lasciando che la leggerezza demolisca ogni livore o spirito di rivalsa.Tramutare due icone del "machismo" italico come Scamarcio e Preziosi in due fratelli omosessuali è una bella idea,come quella di saper sorridere su vezzi e lazzi del mondo gay.Eppure Ozpetek sembra sempre galleggiare in un microcosmo in cui è quel conformismo che si vorrebbe dileggiare a farla da padrone,dove una colonna sonora ammiccante e a tratti fin troppo esibita stringe comunella con elementi tradizionalistici del narrato,che contraddicono quindi le mire dell'autore,desideroso di prendersi gioco di quella mentalità chiusa e retrograda,(falsamente) accomodante solo se ossequiosa di certi "dettami",questa volta radicata nella bellissima Lecce,ed accomunabile non per forza di cose al mezzogiorno italiano.La direzione degli attori è ottima,tutti molti bravi con Fantastichini,Savino e la carismatica Ilaria Occhini in grande spolvero.
Si lascia apprezzare,diverte e si snoda con efficacia,ma non è sempre ben bilanciato tra intenti perseguiti e traguardi raggiunti.