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MINE VAGANTI regia di Ferzan Ozpetek

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Marco Iafrate     7 / 10  22/03/2010 22:24:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La terra non può non voler bene all'albero. E' tutto così semplice, lo ha stabilito la natura, l'uno non può vivere senza il supporto dell'altra la quale senza il peso di questi favolosi giganti che da essa traggono nutrimento, sarebbe arida e inutile. E' vivere in simbiosi. Significa trovare la condizione che permette di vivere in equilibrio e in armonia con se stessi e con gli altri, se trasferiamo il concetto agli esseri umani, significa amare.
Quanti sono i modi di amare? Esiste una legge che stabilisce che io debba amare una persona anzichè un'altra? Un uomo, una donna, un cane, un gatto, io devo essere libero di amare chi voglio, non sto facendo alcuna violenza, una persona che ama non deve essere giudicata. Tommaso e Antonio sono le ennesime vittime del pregiudizio, dell'ottusità, dell'ignoranza, così palesemente manifestati, in modo forse troppo macchiettistico, dal padre dei due fratelli.
In sostanza il tema è lo stesso di tante altre pellicole e le difficoltà per un regista che imbocca questa strada stanno sempre nel modo in cui certi argomenti vengono proposti, gli stereotipi stanno nascosti dietro l'angolo pronti a venir fuori al primo passo falso. "Mine vaganti" riesce a farsi vedere e apprezzare, niente di straordinario, comunque Ozpetek rimane sui suoi standard, bravi anche gli attori.
Nel suo commento Luca (Amterme) sottolinea giustamente un momento molto bello del film, quando la sorella di Tommaso, dopo che il ragazzo si confida con lei riguardo la sua condizione, gli domanda: "Sei felice?", lui non sa rispondere. In fin dei conti che cos'è la felicità? E' difficile determinare i confini dei nostri desideri, la soddisfazione di ogni individuo si riferisce a un valore relativo, non assoluto. Tutto si basa sul rapporto tra quello che uno vorrebbe avere e quello che uno realmente ha, se si è poveri ma non si aspira a chissà quali beni si può essere felici anche senza di essi, al contrario si può essere straricchi ed essere perennemente infelici perchè non si raggiunge il solo bene che ci manca e che desideriamo avere. Con i sentimenti è la stessa cosa, Tommaso è felice insieme a Marco? o sarebbe stato più felice insieme ad Alba? L'influenza della famiglia nel bene (la nonna) o nel male(il padre) quanto contribuisce al raggiungimento di questa felicità? tutto è relativo si sa, a renderci felici non è ciò che le cose sono realmente ma l'idea che ce ne facciamo.