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MINE VAGANTI regia di Ferzan Ozpetek

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jack_torrence     5 / 10  18/03/2010 02:45:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A Ozpetek, anche se non lo conosco personalmente, sento di volergli bene; nei suoi film sa, in molti momenti, farmi amare dei personaggi, restituirmi il gusto per le cose più vere e profonde, oltre a trasmettermi un sano senso di genuinità.
A essere genuini però sono i suoi valori, più spesso che i suoi film.

Non sono fra coloro che gli criticano l'uso invasivo della musica, il troppo amore per i personaggi, l'uso eccessivo dei primi piani; e neppure gli critico l'uso invero fastidioso delle panoramiche circolari intorno ai tavoli, in questo film (più riuscite, molto, le carrellate laterali, lungo una tavola non rotonda, nel momento teso che costituisce il primo punto di svolta della trama di Mine vaganti).
Però , in breve, Ozpetek insiste a restringere l'afflato del suo messaggio a personaggi omosessuali. E questo non è un male, né un difetto, semmai un limite ma non inficia da solo il valore potenziale dell'opera.
Il problema è che è troppo manicheo.
I personaggi gay, anche se tribolati, anche se addolorati, sono alla ricerca della autenticità, oppure la indossano, con gaiezza.
Il resto del mondo è una raccolta di tutti i vizi della società, sintetizzabili con queste parole: falsità, ipocrisia, doppiezza, convenzione.
Alcuni personaggi eterosessuali, naturalmente, sono anch'essi "diversi".
E in questo film sono almeno 2: il personaggio interpretato dalla Grimaudo, che per sua esplicita ammissione è considerata dagli altri una mezza matta, e il personaggio della nonna, che è considerata dagli altri una Mina Vagante.

Ecco: il punto che non mi convice per nulla.
O sei una mina vagante, per Ozpetek, oppure sei destinato a rientrare entro il quadrilatero horribilis: quello definito ai suoi angoli dai quattro cavalieri dell'apocalisse: falsità, ipocriia, doppiezza e convenzione.
Direi che è un po' facilotta, come poetica.
Esistono milioni di sfumature che Ozpetek proprio non considera, tra l'essere mina vagante e l'appartenere al mondo oscuro.

Per di più, mi è sembrato che la fine che vien fatta fare alla nonna sia come l'indice di una malinconia insuperabile della condizione di chi, rimasto mina vagante per tutta la vita, si può concedere solo un ultimo, triste e sterile gesto di ribellione autodistruttiva, ma non può procedere verso la gaiezza, come invece altri possono, se riescono in tempo a cogliere la loro diversità e a metterla in pratica. Un messaggio negativo che non mi è piaciuto.

Milita a favore del film la capacità di far ridere di gusto, in modo mai volgare, e talvolta in modo molto originale: milita a favore del film la capacità di costruire un film comico che sa prendere la giusta distanza, e sorridere con ironia, da personaggi - come quello del padre - che tragici non sono, in fondo, ma sono solo un po' grotteschi. Questo spirito nuovo, per Ozpetek, costituisce una notevole forza.

Purtroppo, a sfavore, debbo aggiungere il fatto che verso la fine il film gira a vuoto come un disco incantato, e si avviluppa verso un finale tremendo, posticcio, insulso (mi riferisco alla scena della danza).

Voglio bene a Ozpetek, ma i suoi film sono slabbrati, costantemente fuori fuoco: troppo vicini ai personaggi cui vuole bene per mantenere un quadro d'insieme convincente sulla trama, e una visione d'insieme profonda e davvero tagliente, del mondo in cui viviamo.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  19/03/2010 01:42:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un'ottima analisi che non sento di condividere del tutto. In effetti però credo che Ozpetek sia un (abile) conservatore
jack_torrence  12/04/2010 17:41:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per i complimenti, sempre molto molto graditi.
Ozpetek un conservatore?! Ohperbacco! Però certo non spiazza, né destabilizza, con lo stile: che è la prima cosa che deve fare un cineasta per essere un grande (vedi Bunuel, tra i grandissimi).
Mi è piaciuta molto la triste verità, "siamo nel 2010, mica più nel 2000"