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MINE VAGANTI regia di Ferzan Ozpetek

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Invia una mail all'autore del commento Caio     8 / 10  17/03/2010 01:12:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non c'è niente da fare: l'obiettivo di Ozpetek punta di nuovo dritto al cuore, al linguaggio delle emozioni capaci di avvicinare o allontanare le anime. Alcuni dei suoi film sono più riusciti di altri, ma non c'è dubbio che pochi registi sono dotati di tale delicatezza e soprattutto umiltà nell'imprimere sulla pellicola l'irrazionale bellezza dell'amore. Dal mio punto di vista questo è uno dei suoi film più riusciti. Non solo perchè ai toni drammatici predilige una comicità a tratti quasi grottesca e volutamente macchiettistica che maschera con le risate piccole storie drammatiche nella loro quotidianità, ma soprattutto perchè nel farlo riesce ad essere di nuovo universale, come era stato con Le Fate Ignoranti e in parte con Saturno Contro. Ozpetek guarda all'amore con gli occhi di un bambino, che poi sono gli stessi occhi del poeta: limpido e semplice nella sua espressione, e nello stesso tempo enigmatico e inesprimibile, eterno ma mutevole...come una mina vagante. Tutti noi almeno una volta incontriamo una mina vagante, che il più delle volte amiamo quanto amiamo noi stessi. Grande Ozpetek.