caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL MI$$IONARIO regia di Roger Delattre

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento stuart     7 / 10  02/03/2010 00:16:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alcuni dei pregi di questo film trascendono il film stesso. Vado per ordine:

1. E' stato possibile vederlo di Sabato sera, senza prenotazione, arrivando alle 22.29 al multisala, potendosi scegliere i posti.

2. La sala era vuota, a parte il sottoscritto e la claque al seguito. Nessun bimbominkia (quando servono per fare atmosfera goliardica non ci sono mai..), nessun vekkiodentro, di quelli che appena inizia il film fanno "sssshhhhhhhhhhhhh! silenzio!" anche se nessuno sta fiatando e nessuna pornocoppietta, di quelle che dopo 15 minuti si girano e chiedono: "Scusate, avete un kleenex?".

3. In relazione al punto 2, è stata possibile l'operazione "sparpagliamento", ognuno in punti diversi della sala, gambe allungate appoggiate al sedile di fronte, senza scarpe, birra Ceres imboscata nella giacca e rutto libero. 'Marco' ha anche scoreggiato e reiterato impunemente le flatulenze durante tutta la proiezione. Il nome è di fantasia altrimenti vengo querelato.

Il film.

E' una commedia la cui spina dorsale rappresenta una variazione sul tema di "Giù al Nord" (Dany Boon), commedia anch'essa made in oltralpe. Questo almeno all'inizio. Dopodichè, gettate (lentamente) le fondamenta di un plot simil-pulp diventa uno showcase di luoghi comuni, clichè, buonismi di basso profilo.

Nessun colpo di scena (l'unico vero colpo di scena è quando la compagna di Mario, il protagonista, svela le sue sembianze), di fatto non vi è nessuna situazione complicante e nessun reale antagonista. La trama scivola via liscia come l'olio in modo fin troppo prevedibile: il liet(issim)o fine non è neanche da celare tramite spoiler, perchè è telefonato sin dai primi istanti.

Ho appena recensito un film scarsissimo?

NO. Perchè una commedia non deve né insegnarti la vita nè toglierti il sonno la notte; la commedia è la quintessenza del cinema come entertainment e in questo, "Il Mi$$ionario" ci riesce benissimo, con gag esilaranti, ora grottesche, ora blasfeme, ora rasserenanti. Lento all'inizio (durante i primi minuti ho temuto sinceramente la fregatura), come i migliori motori diesel, diventa vivace e frizzante nel medio periodo e ci si ritrova a ridere come dementi (cercando l'approvazione del vicino) per ben più di un'ora.

Alcune gag sono assolutamente geniali e i personaggi, almeno quelli principali, sono caratterizzati al meglio: Mario (Jean Marie Bigard, monologhista e cabarettista francese), il protagonista, per descriverlo devo parafrasare Sergio Leone quando parlò di Clint Eastwood: ha due sole espressioni: con o senza abito talare; a suo fratello Patrick (David 'Doudi' Strajmayster, che sembra la clonazione venuta male di Luigi Buffon) sono affidate le sequenze umoristiche più demenziali e parodistiche.

Si ride, di gusto. E quando non si ride, si sorride. E quando si esce dal cinema si sa che almeno uno della compagnia lo acquisterà in DVD fra sei mesi in modo da ripetere la visione sorseggiando -legittimamente- qualche Ceres in più.

Fuori dai patrii confini, nonostante l'endorsement di Luc Besson, questo film troverà maggior gloria nel mercato home video e dopo qualche mese/anno di word of mouth.

Consigliatissimo.
3D non disponibile. A che servirebbe, del resto?