horror83 7½ / 10 05/04/2014 09:18:06 » Rispondi Altro lavoro di Mamoru Hosoda, e qui siamo sui livelli del "la ragazza che saltava nel tempo". Noto con piacere che gli anime giapponesi sono opere profonde e di livello alto, (in confronto a CERTI cartoni occidentali), cmq secondo me non è appropiato fare confronti tra i cartoni americani e quelli giapponesi, perchè sono due nazioni molto diverse e quindi fanno film d'animazione molto diversi, con ognuno i suoi pro e i suoi contro. Ci sono persone che hanno adorato la Disney, consumando i VHS, e poi perchè ultimamente fa trendy adorare gli anime giapponesi schifano la Disney (o la Pixar, o la Dreamsworks). io invece ho sempre amato l'animazione americana e adesso che amo anche l'animazione giapponese, (non perchè fa trendy ma perchè mi piace veramente), non mi passa neppure per l'anticamera del cervello di schifare l'animazione americana, dove ho amato tanti suoi capolavori fino a consumare le VHS, e a sapere a memoria i film. Con tutto il rispetto per l'animazione Giapponese, ma titoli come: "il Re leone", "La Sirenetta", "La bella e la bestia", "Aladdin" e altri, se li sognano in Giappone, dai!!!!!!! sono dei capolavori. Cmq detto ciò torno a parlare di questo cartone.
Kenji, è un ragazzo delle superiori che è un genio della matematica e del computer, ma anche un ragazzo timido e impacciato, (non ha mai avuto una fidanzata), che viene coinvolto da Natsuki, sua compagna di scuola, a far finta di essere il suo fidanzato per un giorno. Il motivo è che la ragazza vuole far vedere alla sua famiglia che si è fidanzata, e l'occasione è la tradizionale riunione di famiglia che fanno, ogni anno, per il compleanno della nonna (ormai 90enne). Nel frattempo, un virus attacca il mondo virtuale Oz, per il quale il ragazzo lavora, minacciando non solo la rete, ma anche il mondo reale ed i suoi abitanti. Questo sistema Oz mi è piaciuto molto, perchè è stato creato molto bene, sia come grafica, (disegni e colori), sia per tutti i pupazzetti che c'erano (che erano gli account delle persone). Alla fine il ragazzo riuscirà a salvare il Giappone da un grosso disastro, grazie anche alla partecipazione della famiglia della ragazza, e poi grazie anche ad altre persone di tutto il mondo (una lotta tutta virtuale). La morale è che la famiglia è importante, e che nei momenti difficili bisogna darsi una mano e stare tutti uniti (l'unione fa la forza). Poi l'importanza della saggezza ed esperienza degli anziani, che sono la punta di diamante in una famiglia, (la nonnina, nonostante l'età, era ancora combattiva e sveglia). Bella la lettera che aveva scritto prima di morire, dicendo alle persone della sua famiglia di andare avanti con le loro vite, nel migliore dei modi. Alla fine Natsuki si fidanza veramente con Kenji. Questo cartone fa riflettere anche su come la tecnologia abbia preso il sopravvento sulle vite delle persone, facendole "vivere" di più nel mondo virtuale che in quello vero! Se la tecnologia è usata male può portare ad inaridire i rapporti umani, e porta, sempre più persone, all'isolamento sociale!
Questo cartone mi è piaciuto, sia per i disegni che per i colori, e anche per la storia che l'ho trovata bella ed interessante.