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ROBIN HOOD regia di Ridley Scott

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scantia     5 / 10  28/12/2010 14:00:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' la caratteristica principale di Scott, niente vie di mezzo, solo film eccellenti o mediocri, al limite della schizofrenia professionale. Questo film indiscutibilmente appartiene alla seconda categoria.
Ennesima riduzione cinematografica della leggenda di Robin Hood, di cui francamente non se ne sentiva proprio il bisogno, che sembra quasi uscita dalla penna (...se vabbè, mi correggo) dalla dattilografa che trascrive le idee di Stallone, tanto è intriso di sciovinismo e retorica del riscatto.
D'accordo che dovrebbe essere un prequel, va bene operare una rilettura del personaggio completamente differente dalla tradizione, ma non è detto che una rappresentazione nuova e originale sia necessariamente un miglioramento.
Il nuovo Robin ha le fattezze monolitiche di Crowe (attore che personalmente non ho mai amato) evidentemente convinto per tutta la durata delle riprese di aver recitato il sequel del Gladiatore, monoespressivo, distaccato, quasi svogliato, probabilmente stupito dalla discrepanza delle scenografie con la sua idea di antica Roma.
Convinzione per altro generata dalla scelta di Scott di presentare un Robin a cavallo, che tira di mazza, combatte di spada, guida eserciti, condiziona regnanti e, saltuariamente (se ricordo bene in una occasione), tira anche con l'arco...dai povero Russel, chi non si sarebbe confuso!
Scotto ormai scava in se stesso e cerca ispirazione nel suo passato (il meno interessante). Data la tesi iniziale aspetto con interesse il prossimo capolavoro...sperando non tiri fuori un Guglielmo Tell che dà la caccia ai replicanti.