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GREEN ZONE regia di Paul Greengrass

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axel90     4 / 10  18/04/2010 10:59:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Greengrass, il talento di un regista sta nel poter produrre un film piacevole da vedere e che cerchi di portare un emozione o un messaggio. Tu erba verde hai frainteso tutto questo, dirigendo un film poco convincente e poco appagante.
Caro Paul, prendere una telecamera è sbatterla a ***** di cane non è cinema e non significa universalmente dover dotare il film della giusta adrenalina per convincere lo spettatore di guardare un bel film. Non funziona e soprattutto annoia, perché dover vedere tutto un film in questo modo è già tanto se non sia venuto a qualcuno un attacco epilettico o che qualcuno abbia creduto di giocare a Call of Duty. Però secondo me il punto più basso arriva guardando in profondità il film: trama sostanzialmente banale, troppo semplicistica e troppo essenziale... cioè niente di realmente profondo. Poi caro Paul questo è un film di denuncia? Allora capisco ciò che hai voluto fare e si può apprezzare, perchè in un mare di mediocrità dove la trama banale e una regia presuntuosa cercano di raccontare un film serio convincendo soprattutto lo spettatore americano che la guerra in Iraq è stata inutile è lodevole, ma poi... Il messaggio funziona perché diretto (cioè viene spiegato proprio dai personaggi in maniera lampante), ma non riesce minimamente a smuovere, non sorprende, proprio perché il film alla fine porta veramente a poco, una denuncia scontata, affogata in un mare di clichès. Tante americanate messe tutte insieme per produrre un film di guerra più intelligente degli altri, ma che perde per strade il vero motivo della sua realizzazione. Se Greengrass voleva raccontare il non-motivo della guerra in Iraq, doveva trovare un altro tono.