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GREEN ZONE regia di Paul Greengrass

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Clint Eastwood     8 / 10  09/04/2010 10:19:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Paul Greengrass si conferma il miglior mestierante nel campo dell'action, guerra, politica/cospirazioni governative messe assieme. Lo stile iperealista, il ritmo frenetico, la telecamera tremolante e mai ferma, gli zoom profondi quasi da documentario, nessuna dissolvenza nelle scene o pause simili che trasformano la fiction in pura realtà; ti sembra che non segue una trama precisa, che non c'ha una sceneggiatura predefinita, oppure girato sul posto e ci dice "E' così che è andata", non ti aspetti mai cosa può succedere dopo. E' quasi un copia perfetta di Bloody Sunday, ambietato però in Iraq nei primi caldissimi giorni dell'invasione americana, con l'aggiunta/la perfezione dell'ultimo Bourne (Ultimatum) nelle riprese di scontro a fuoco e l'azione in genere. Dopo i tre tentativi falliti per il ritrovamento delle armi di distruzione di massa/nucleari basate sulle fonti dell'Intelligence (coinvolto poi un certo Magellano) e alcuni soldati uccisi alle spalle, il soldato Roy Miller non è pienamente convinto da ciò che succede in questa guerra o quale sia il vero movente. Avrà l'occasione di scoprirlo quando intraprederà una missione di propria iniziativa beccando (quasi) il pesce grosso del caos totale che regna in quel territorio deserto di nessuno. Da qui in poi la situazione si surriscalda tra i due fronti americani, la Casa Bianca/l'Esercito e la CIA seminando vittime e complotti. Nonostante l'imprevedibilità della trama, in fondo è chiara l'impostazione persino come va a finire (il punto in cui si verifica un calo d'interesse e i primi sintomi di noia), ma resta comunque il piacere di vederlo. Ottimo Damon che è tagliato per questi ruoli inespressivi da Robocop/Omino Michelin.

8/8.5 (direi soddisfatto e non mi ha deluso)

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