Pasionaria 7 / 10 31/03/2010 09:21:29 » Rispondi Salvatores è bravo e lo conferma con questo ritorno alla commedia, genere che forse più gli si addice, dopo l’incerto esito del suo ultimo lavoro. Una commedia anomala per le sue corde, cinema che parla di cinema con un briciolo di riferimento autobiografico e tanti richiami cinematografici, ovviamente, da Allen a Anderson, passando da idee prese da cult come I soliti sospetti ( gli oggetti di casa ispiratori e poi protagonisti della storia). Resta fedele a se stesso nella scelta dei personaggi e nel delinearne le dinamiche relazionali, anche se( bisogna dirlo) potrebbe smetterla di attribuire all’amico Abatantuono in ogni film il ruolo dell’accanito fumatore di canne ( da Marrakesch in poi…). E’ forte l’impressione che Salvatores si sia divertito come un ragazzino e dal film trasudano le sue passioni, quella per il cinema prima di tutto, ma anche quella per i suoi attori e per i suoi amici, probabilmente anche quella per la sua Milano, fotografata in modo sublime da non sembrare reale. Gli interpreti sono bravi e spontanei, sempre carismatico Bentivoglio, si fa notare la brillantezza isterica e autoironica di Carla Signoris , davvero simpatica, Fabio De Luigi se la cava alla grande. Tutto ben miscelato su un gioco cromatico davvero azzeccato, l’attenta scelta dei colori mi ha fatto pensare al mio amato Almodòvar, e accarezzato dalle note dolcemente malinconiche di Simon e Gerfunkel.
Jellybelly 31/03/2010 12:59:00 » Rispondi Concordo su tutto, Rituzza! Di' qualcosa a Poll.