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CODICE GENESI regia di Albert Hughes, Allen Hughes

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  07/07/2010 14:23:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai luridi viottoli della Londra vittoriana alle assolate e desertiche lande post–apocalittiche di un prossimo futuro ben poco auspicabile.Per i fratelli Hughes il passo non è stato breve,nove anni sono passati dall’ottima trasposizione delle gesta di Jack lo Squartatore a questo western catastrofico sicuramente spiazzante, in quanto molto dialogato e poco imperniato su sguaiate esibizioni muscolari.Idea intrigante,alle cui intenzioni purtroppo non fa seguito una concretezza passabile,i dialoghi sono poco appassionanti,solito ammasso verbale insipido elargito a piene mani, e buon per gli autori che Denzel Washington e Gary Oldman riescano a dare solidità a personaggi altrimenti ridicoli.Le scene d’azione non sono male,poco cruente ma ben coreografate.Gli scenari sono uguali a quelli di tanti altri film sull’argomento,per cui colori smorzati e paesaggi desolati,interni decadenti,umani ridotti a fetidi rottami e tutto il deprimente corollario sciorinato per benino con precisione chirurgica,tutto sommato passabile,ma non è che si venga indotti ad urlare al miracolo.
Il cast di contorno è poco sfruttato e i numerosi volti noti non lasciano che scialbe tracce,peggio ancora Mila Kunis,troppo “pulitina” per un ruolo che non le si addice.La natura del libro per il quale si scatenerà il putiferio è ampiamente deducibile già dopo pochi minuti ,mentre il vero colpo di scena è poco riuscito,quasi insulso, a chiusura di un film che perde molto del proprio valore (già non eccelso)nelle battute conclusive,impacciate in un pistolotto new age di sconcertante pochezza.
Molti difetti e pochi pregi(tra i quali è da annoverarsi la spassosa coppia di vecchietti cannibali) in questa pellicola tutto sommato scorrevole.Lasciando stare comportamenti contradditori ,discutibili ambizioni e delucidazioni approssimative alla fine non ci si annoia, anche se mi viene da osservare che personalmente avrei optato per il salvataggio di un altro libro…pure in un mondo in rovina certe “sacre” scritture devono perseguitarci?