caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL FIGLIO PIU' PICCOLO regia di Pupi Avati

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Scapigliata     2 / 10  27/02/2010 19:14:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aspettare più di trent’anni per ricalarsi in un ruolo diverso dal solito comico demenziale (prima e ultima volta in compagni di scuola?), tutti ad attendere la dimostrazione di quanto valesse al di là dei Vanzina, di come si fosse sprecato per guadagnare facile, e poi a occhi chiusi, dall’alto della sua posizione, prende parte al film più brutto che ultimamente, ma anche andando indietro faccio fatica, la mia mente ricordi di aver visto?
Magari solo perché porta la firma di Pupi Avati?

Ma neanche un attore emergente, con un minimo di dignità da difendere avrebbe accettato di partecipare a questo schifo. Invece De Sica (unica ragione per cui ho visto il figlio più piccolo, e la cui prova seppur valida si annulla totalmente) non è difendibile solo per aver fondato un mestiere sui film di natale (le sue belle commedie, un tempo snobbate oggi rivalutate, son finite almeno negli anni 90), ma è imperdonabile per il modo in cui ha gestito uccidendo sul nascere un potenziale talento.
Cosa ci rimarrà di lui? Niente. Cristiano Gardini si perde in centinaia di ciofeche.
Non merita di portare il cognome che porta. Non ha un briciolo di stima per il cinema e per la sua professione. E’ un mercenario che ora vuol regalarci a ogni costo pure il figlio Brando. Dopo l’ultimo comportamento non ci sono scusanti e non esistono più i “sé” e i “ma”.

Veniamo al film, che stando a controllare qualche biografia di chi c’ha lavorato e al tanfo di raccomandazioni percepito, sembra prodotto dal centro sperimentale di Roma.
Non si salva praticamente un solo dettaglio, a partire dalla locandina.
Dopo questa visione appare ormai evidente come “Il papà di Giovanna” (discreto) l’abbia girato un altro e Pupi Avati di tanto in tanto esca dall’ospizio pretendendo di giocare al regista. Glielo consentono. Realizzato in quanto, 2 settimane? Tralasciando la qualità, a cui qualunque fiction pure di reti locali è superiore: grandangoli sbagliati e inquadrature ai margini involontariamente distorte, location di una povertà che neanche il più misero cinema indipendente, regia assente e telecamera che ogni tanto si limita a seguire l’attore, Bologna filmata coi lavori in corso. Si arriva a una storia. Quale? Non si sa, perché non la si sa raccontare. Ci si addentra per più di metà film in strategie aziendali e meccanismi di cui non si ha conoscenza, si parla di un ambiente in maniera talmente distante da far apparire fin da subito tutto una farsa. I dialoghi vengono spacciati per intrighi a cui lo spettatore dovrebbe interessarsi, ma in realtà non si capisce niente perché non hanno contenuto. Si seminano qua e là probabili critiche al sistema, ai media? No, perché quei pochi accenni, imbarazzanti, rimangono in superficie. E allora a cosa servono? Mah.
Le psicologie dei personaggi non vengono approfondite,ma appena delineate. Sono fuori dalla normalità (un ragazzo eccessivamente emotivo, sensibile anche allo sbocciare di un fiore che pero’ adora gli snuff movie), ma su queste si pretenderebbe di tessere un’appassionante storia famigliare fatta di lacrime erogate con lo spruzzatore. Davvero, una soap è più curata. Inoltre: avvenimenti che si risolvono come se mai fossero avvenuti, reazioni inspiegabili, personaggi che scompaiono nel nulla, situazioni forzate e inverosimili.
E la parabola finale del ricco senza scrupoli cozza terribilmente con le intenzioni mostrate fin dall’inizio, poiché i rischi che correva erano già stati previsti e psicologicamente assimilati, per cui si sfocia nel non-sense.

Un disastro totale.

Consiglio poi alla Morante di seguire Pupi al prossimo ricovero, poichè le sue prove attoriali confinate in crisi depressive e urla isteriche, la faranno crollare sul serio. C'ha stremato.
StranzCronenber  03/03/2010 20:44:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
UUUhaaauuuh!
Questa sì che è una bella stroncatura.
Voglio vedere questo film (scaricato illegalmente, è ovvio), solo per rispondere a questo commento.

Ma chi l'ha detto che Pupi Avati è un gran regista?
A me sono piaciuti pochissimi suoi film:
La casa dalle finestre che ridono; Zeder; L'arcano incantatore.
3 su 40, non è molto positivo come bilancio.
Va beh, diciamo 3 su 25, a conti fatti.
Gli altri non li ho visti, e non credo di volerli vedere.

Max_74  14/01/2018 11:19:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sembra non proprio oggettivo e molto riduttivo stroncare un regista quando non si ha visto, come hai detto tu, neanche un terzo della sua filmografia. Perchè oltre ai soli tre citati, ne ha fatti moltissimi altri degni di nota e alcuni, tipo 'Noi tre' sul giovane Mozart o 'Le strelle nel fosso', sono dei piccoli capolavori.
Ti consiglio di vederli prima di di dire che non è un grande regista.
Scapigliata  06/03/2010 14:42:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie...
stroncare è sempre divertente :)

Personalmente non ho mai ritenuto Avati un regista degno di tale nome, e il suo "stile" non mi ha mai fatto impazzire.
Conosco il Pupi classico, mentre sconosco quello horror.
Posso dire che un tempo riusciva, seppur in maniera non proprio brillante,
a esprimere storie con una certa vena amara e malinconica,
penso ad esempio a "Regalo di natale", film interessante.
In quest'ultimo c'ho rivisto le stesse intenzioni, riversate in uno scempio.

Quel che mi chiedo è perchè prendere il cinema come un lavoro impiegatizio, e continuare a restarci ad oltranza,
passata anche l'età pensionabile, quando non si sa più cosa dire e come dirlo.
StranzCronenber  07/03/2010 12:03:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In Italia per gli operai c'è la cassa integrazione, per i registi ci sono i sovvenzionamenti statali oppure le fiction della Rai...
Non so se sei una appassionata di cinema horror, ma se così fosse, credo che una chance a Pupi potresti dargliela ;)
Certo, senza attendersi capolavori, poichè ne è arida, la sua filmografia... a mio parere, ovviamente.


Scapigliata  07/03/2010 20:18:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, infatti ce l'ho in programma da tempo... ho cominciato ad avvicinarmi all'horror effettivamente un po' tardi, sto recuperando ma mi garba parecchio.
Se guardiamo invece a oggi, vederne sfornare di belli è sempre più difficile.