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VENDICAMI regia di Johnnie To

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Estonia     8 / 10  29/06/2010 21:49:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo sorprendente ‘polar orientale’, coi suoi intrecci stilistici trasversali, conferisce al noir la dimensione metafisica di un’astrazione lirica.
La leggerezza di un frisbee colorato che si libra nell’aria e il magico incedere di una bicicletta sorretta dalla potenza di fuoco delle pistole. Le coreografie stilizzate dei corpi che si muovono al ralenti tracciando misteriosi gesti nello spazio rarefatto prima di accasciarsi sotto il tiro incrociato delle pallottole. Le ombre di nubi sulla luna piena in una magica sequenza notturna in cui le esplosioni di violenza sono depotenziate da suggestioni malinconiche. Ogni immagine, ogni invenzione narrativa, è fonte di emozione straniante.
Il protagonista, interpretato splendidamente da Johnny Hallyday, è in cerca di vendetta a causa dello sterminio perpetrato ai danni della sua famiglia. L’espressione del suo volto impietrita nella sofferenza riflette, oltre alle tracce di un passato vissuto all’insegna del rischio, anche lo smarrimento di chi sta a poco a poco perdendo la memoria a causa di una pallottola conficcata nel cervello. I pochi brandelli di ricordi impressi su una manciata di polaroid per dare un volto al bene e al male segnano il confine tra la spinta ad agire e la perdita di senso dell’azione, amplificando l’inutilità di ogni vendetta dal momento che tutto si perde nell’oblio.
Ma la nemesi ci sarà, supportata dall’urgenza di un’altra vendetta, consumata in uno dei finali più surreali degli ultimi anni.