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INVICTUS regia di Clint Eastwood

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PignaSystem     5 / 10  23/08/2011 22:59:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho apprezzato il ritratto di un grande Mandela, l'esaltazione del perdono in uno di quei personaggi che, per fare la Storia, devono dimostrare di dover e saper guardare oltre.
Oltre le vendette, oltre le facili ripicche.
Quei personaggi che devono mettere in pratica un - in fondo umanissimo -, pur traendo linfa da radici cristiane:
"non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".
Il resto del film banalità a volontà… troppo veloce l'intermezzo negli slums con i primi contatti neri/afrikaner, cabarettistico l'impatto multicolore della scorta personale, fin troppe le macchiette disegnate a contorno…
Voglio poi sorvolare sulle scene comico-thrilling del film, come il presunto camioncino attentatore che vediamo ad inizio pellicola durante la passeggiata mattutina del neo presidente Mandela o, peggio ancora, la scena dell'aereo di linea che vorrebbe minacciare lo stadio della Finale di Coppa del Mondo. Tralascio anche lo sfasato Matt Damon, steroidato per l'occasione ma mai filmato in un'azione di gioco degna di questo nome (cosi come quasi incapace di autoformularsi un'idea sensata sul suo compito – ad esclusione della visita alla ex cella di Mandela – oltre a trasmetterlo meccanicamente a compagni e familiari, eccetto alla fine, quando ribatterà a quell'acido di giornalista menagramo: "Non erano in 63 mila a sostenerci ma in 43 milioni".
Alleluia!... esclameremo allora… c'è arrivato anche lui!
P.S.
La presenza del nero Chester (apparentemente coccolato dai compagni, nel film) tra i bianchissimi Springboks, ad esempio, non ci viene affatto spiegata: attorno agli anni ottanta la nazionale afrikaner era stata fatta fuori dalle competizioni internazionali proprio per colpa di quell'apartheid che marchiava il Sudafrica agli occhi del mondo.
Ci voleva almeno un nero in squadra per aprirsi internazionalmente, anche se mal visto e mal sopportato, pur trattandosi di indubbio fenomeno.