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INVICTUS regia di Clint Eastwood

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Gruppo STAFF, Moderatore Kater     7½ / 10  21/03/2010 19:26:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eastwood sta invecchiando, ma come il vino buono.
Per questo baipassa la biografia - dipinge Mandela come una specie di Gandhi sudafricano (che non fu) - per poterci raccontare un episodio attraverso il quale vuole trasmetterci un messaggio positivo: sii il capitano della tua anima.
In realtà Mandela non consegnò mai quella poesia a Pienaar ma a Clint piace immaginarlo così, sospeso tra mito e realtà, "mai sconfitto", l'uomo che "dopo 30 anni di galera riuscì a perdonare chi ce l'aveva messo".

Una regia classica e pulitissima, il minimo sindacale di retorica, le partite rese in maniera straordinaria, Freeman e Damon molto in parte e, sopra tutto, il messaggio che ci vuole lasciare Clint:

INVICTUS - mai sconfitto

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.