a parte forse quello del coinvolgimento finale del fratellastro Cristiano, un po' troppo grottesco
e mi ha fatto ridere nella commozione per tutta la sua durata. Credo che Virzì riesca a far esprimere ai suoi attori la verità dell'azione, dei sentimenti, delle emozioni che si provano in una famiglia come quella che viene raccontata e allo stesso tempo credo che sia uno dei migliori registi italiani a narrare la quotidianità di una provincia e di una normalità che diventa eccezionale nel racconto. Il regista raccoglie e arricchisce la lezione di Monicelli, Scola, Germi e dei grandi maestri dei migliori anni del cinema italiano senza far loro il verso e contribuendo con un suo personale e riconoscibilissimo tocco. Applausi e incrociamo le dita per gli Oscar!
Jellybelly 17/01/2011 16:20:07 » Rispondi Adoro quando siamo così d'accordo!