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LA PRIMA COSA BELLA regia di Paolo Virzì

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amterme63     8½ / 10  31/01/2010 19:21:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, secondo me è difficile rimanere indifferenti di fronte a un film del genere. Almeno io, uscito dal cinema, non ho potuto fare a meno di pensare a mia madre, e poi a mio padre, a mia sorella.
Le mie sono vicende in parte diverse da quelle raccontate del film, però come queste sono vita, vita vissuta, vita felice, vita sofferta, la strada che tutti noi abbiamo percorso e che ci ha segnato. Questo film risveglia sentimenti seppelliti nel quotidiano, pensieri che uno non ha tempo per pensare ma che sono invece l’essenza della vita.
Finalmente ho visto un film che ritrae la famiglia non come istituto sociale astratto, ma come il luogo in cui s’impara a vivere, ad amare, ad odiare, dove si forma la propria personalità. La famiglia non si basa su di una forma, ma su di una sostanza; si basa sui sentimenti, indipendentemente da quanto “rettamente” uno si comporta.
Quello che rende ancora più vero questo film è il fatto che niente viene idealizzato; tutto viene mostrato nei suoi pregi e nei suoi difetti e lasciato al nostro giudizio. Ogni personaggio ha le sue ragioni e i suoi torti e vale quanto gli altri. Ma si sa, questa è una grossa qualità dei film di Virzì (come “Tutta la vita davanti” o “Caterina va in città”).
La sostanza di questo film è la “Ricerca del Tempo Perduto”, uno degli universali dell’arte di tutti i tempi. Un adolescente o un ventenne forse non se ne rende conto, ma dopo una certa età la sensazione che la vita sia scappata di mano si fa molto forte. Si sente un malessere strano, come se ormai fosse troppo tardi, che quel che è fatto è fatto, irrimediabilmente perduto e che non ritornerà mai più. Ci si rende conto che ci sono più cose dietro che davanti. Allora guardare al passato provoca un grande rimescolio interiore. Riflettere su quel che siamo stati, su quello che siamo adesso forse aiuta, anzi aiuta tantissimo. Se c’è qualcosa che si può fare, allora forse non è ancora troppo tardi, si può ancora imparare, si può ancora cambiare.
E io qualcosa ho certamente imparato da questo film. Mi piacerebbe davvero finire i miei giorni con lo stesso spirito, lo stesso atteggiamento della protagonista; avere accanto a me tutte le persone che ho avuto di più caro e dire a loro “eppure ci siamo divertiti”. Questa scena mi ha ricordato un altro film che mi ha segnato, cioè “L’albero di Antonia”.
Virzì ha imbroccato perfettamente anche la tecnica del film. Il continuo interfacciarsi spontaneo fra presente e passato è perfetto e diventa essenziale quanto la storia raccontata. Bravissimi tutti gli attori e molto credibili anche i personaggi (spesso mi è sembrato di vedere gente conosciuta – quella sorella, ad esempio, assomiglia molto di carattere alla mia).
La gente di Livorno è ritratta in maniera splendida e proprio realistica. Sono convinto, però, che se questo film fosse stato ambientato a Venezia, a Genova, a Napoli o a Torino sarebbe stato il medesimo; nella sostanza non sarebbe cambiato per niente.
ferro84  31/01/2010 21:30:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai colto lo spirito del film e la sua vera bellezza, non il puntare sul rivedersi nei personaggi ma puntare nel capire i personaggi.
Virzì non è un ruffiano, Bruno è un personaggio così particolare però così reale che non può non capirsi.

E poi anche a 25 anni cominci a pensare che parte della tua vita l'hai sbagliata!

Ma tanto sbagliamo comunque l'importante è fare
amterme63  31/01/2010 23:24:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, spero proprio che Virzì non si sia ritratto nel personaggio di Bruno, altrimenti non lo invidio proprio !! E' una persona decisamente in crisi e non basta il finale con un barlume di speranza per risolvere i suoi problemi.
In realtà questo film non ha un protagonista, ma tanti protagonisti, per questo è così bello e vario. Ci sono tante esperienze, non solo una e tutte hanno da dire qualcosa.
gandyovo  01/02/2010 15:09:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti faccio anch'io e volentieri i miei complimenti per le riflessioni pubbliche che hai fatto. Anch'io durante il film ho avuto modo di imbattermi in pensieri inconsueti e riflessioni che (si spera) aiutino a crescere anche dopo i 40...
amterme63  01/02/2010 15:25:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie mille dei complimenti.
Anche tu della categoria over 40? Dai, che ancora ci sono tante cose belle e nuove da fare ... Io non mi perdo d'animo.
minut  11/02/2010 12:49:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Un adolescente o un ventenne forse non se ne rende conto, ma dopo una certa età la sensazione che la vita sia scappata di mano si fa molto forte. Si sente un malessere strano, come se ormai fosse troppo tardi, che quel che è fatto è fatto, irrimediabilmente perduto e che non ritornerà mai più."
tutto vero! .... complimenti.
amterme63  11/02/2010 14:05:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie !
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  01/02/2010 19:19:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro amterme63, da 42enne (contento) quale sono, devo dire che hai saputo descrivere esattamente quello che ho provato a livello emotivo nel vedere questa Commediona con la "c" maiuscola. Hai centrato perfettamente il commento e credo che Virzì abbia voluto trasmettere (riuscendoci mirabilmente) esattamente le sensazioni di un 40-50enne odierno nell'Italia odierna.
La coralità dei personaggi ha colpito anche me e pure a me piacerebbe morire dicendo alle persone che ho amato o con le quali sono semplicemente stato bene insieme "Eppure ci siamo divertiti"...
amterme63  01/02/2010 19:37:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao omonimo (anche tu ti chiami Luca, vero?).
E' proprio come hai scritto tu. Virzì è riuscito mirabilmente a rappresentare il disagio di un quarantenne di oggi. Io ho capito benissimo il male interiore che rode Bruno proprio perché sto vivendo l'età che vive lui.
Certo, anch'io sono un quarantenne tutto sommato contento, però comprendo come spesso ci si metta a pensare al passato, a certi snodi cruciali, a certe persone importanti e ci si renda conto di avere all'epoca non compreso, magari sbagliato. Bruno senz'altro ha questo sentimento che Virzì ci ha reso in maniera così vivida e partecipata.
Questo film l'ho visto due giorni fa e ci penso ancora.
amterme63  01/02/2010 19:46:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A questo punto di consiglio di recuperare in qualche maniera "L'albero di Antonia". E' un film un po' idealizzato però anche quello è corale e ricco di personaggi che colpiscono e rimangono impressi. Antonia poi è un'altra donna coraggiosissima che affronta la morte in una maniera che mi ha colpito moltissimo.

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strange_river  06/04/2010 18:57:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bello che hai citato L'albero di Antonia.
Lo vidi (su consiglio) parecchi anni fa e mi sembrò un film davero bello e commovente (ma non nel senso dello strappalacrime), eppure è così poco noto...
amterme63  06/04/2010 22:17:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ha colpito molto anche me questo film. Tra l'altro sono stato il primo a votarlo, qui su filmscoop. Ciao e grazie.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  02/02/2010 16:30:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Omonimo (sì, anch'io mi chiamo Luca!), è vero quel che scrivi, specie nello spoiler. Io ho vissuto di recente la brutta esperienza di un incidente stradale, mi è andata bene per essere stato un frontale, ma ho comunque dovuto passare tre mesi della mia vita in due ospedali, di cui uno specializzato nella riabilitazione e nella cura di persone gravemente handicappate. Sotto la mia stanza c'era l'Unità di Risveglio, nome poetico per indicare persone in coma, alcune in stato vegetativo. Quel che ho vissuto in carrozzina prima e poi sulle stampelle, non lo dimenticherò mai più. Ho visto tante "Stafania Sandrelli" così come ho visto tanti "Bruno", ho visto gente divorata dalla disperazione e gente che con le vertebre irrimediabilmente spezzate riuscivano a immaginarsi un futuro, persino divertente.
"L'albero di Antonia" è splendido, ma che dire anche di "Mare dentro"? Quando ero paralizzato sul lettino d'ospedale ed era complicato anche solo prendere un bicchierino d'acqua perché ti avevano spostato involontariamente il comodino di qualche centimetro più in là, non ho potuto non pensare al protagonista di quel magnifico film spagnolo che sognava di volare fuori dalla finestra per andare a planare sulle sue spiagge adorate. Io sognavo le stesse cose, solo che immaginavo le mie montagne azzurre, i Sibillini... Oggi che ho ripreso a camminare tra dolori e fatiche, non ho potuto non commuovermi di fronte a quel torrente di emozioni contraddittorie che grondano dalla pellicola di Virzì che ogni tanto rivedo a pezzetti a distanza di due settimane dalla proiezione...
Un saluto e un invito: nonostante le contraddizioni, siamo soddisfatti. Di noi, di chi abbiamo incontrato e di chi incontreremo. Bruno fugge, noi andiamoci a fare un bel bagno in mare o una bella camminata in montagna. A buon intenditor.. ;-)
amterme63  02/02/2010 21:45:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Luca della tua testimonianza. Di cuore, ti auguro in bocca al lupo per tutto.
Hai scritto delle cose bellissime che sottoscrivo in pieno. Tra l'altro io sono uno di quelli che vede sempre il bicchiere mezzo pieno. Cerco sempre di farmi coraggio, di reagire, di spronare gli altri a godere quello che hanno, cioè la vita, e la vita è una cosa preziosa che offre nonostante tutto grandi bellezze (anch'io sono un amante della natura, della musica, dell'arte, dell'amicizia e dell'allegria).
Se posso, davvero, voglio arrivare anch'io a dire alla fine "eppure ci siamo divertiti".
Ciao Luca e stammi bene (salutami i Sibillini !!)
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  03/02/2010 01:51:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Crepi il lupo! Ti saluterò molto presto i "miei" Monti Azzurri: appena finite le riabilitazioni tornerò lassù a contemplare i panorami dolci e selvaggi di quelle zone.
--Pio--  31/01/2010 20:04:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
questo film è una lagna...basta osannare questa crosta in movimento...è un insulto al cinema italiano e alla decenza! Solo voi finti-intellettualoidi lo trovate bello...in realtà fa schifo!
amterme63  31/01/2010 20:14:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per avermi fatto capire la vera sostanza del fim. La tua risposta mi ha illuminato. Meno male che un finto-intellettualoide come me ha imparato da un intellettuale vero !!
--Pio--  31/01/2010 20:21:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fai pubblica ammenda...me ne compiaccio! Ora fila a bruciare il bliglietto di questa porcheria e nulla più dimandare...
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  31/01/2010 21:01:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esagerato... comunque anterme leggi il mio spoiler...
anthony  31/01/2010 23:00:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti per il commento a dir poco commoventemente bello!

Il film è una perluzza vera e propria!
amterme63  31/01/2010 23:27:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie davvero dei complimenti.
Hai detto bene tu, una perluzza. Non è certo un capolavoro, ma senz'altro è divertente e lascia dentro qualcosa.