strange_river 8 / 10 10/01/2011 21:11:36 » Rispondi Non è solo la grafica a rendere inimitabili le creazioni di Miyazachi, ma quel non-so-che che si trova anche in un'opera più lineare e dilettevole come Porco rosso. Stavolta la fantasia del creatore è messa al servizio di un maiale un po' alla Humphrey Bogart, che spavaldo vola sul suo idrovolante, anarchico fuorilegge nell'Italia fascista, cacciatore di taglie. Il tocco magico sta nel maleficio di cui è vittima, il momento commovente e delicatissimo nella scia di idrovolanti silenziosi, l'umorismo è ancora l'unguento di tutte le ferite, la natura la dea suprema di bellezza. Sempre deliziosi e intelligenti i personaggi femminili di Miyazachi, racchiudono in sé i segreti della vita, sono la vita stessa.
Zero00 14/01/2011 13:44:35 » Rispondi Humphrey Bogart, esatto... sai che ci ho pensato pure io?
Bathory 12/01/2011 00:32:07 » Rispondi Miyazaki...con la K...almeno il cognome e che cacchio!
strange_river 12/01/2011 13:22:48 » Rispondi Ekekakkio! Hai ragione eh, almeno almeno quello.
The Gaunt 12/01/2011 13:37:54 » Rispondi Ekkekkakkio.... Pure le doppie non mi metti...
...nel caso non ci andassero, almeno ti dai un tono...
strange_river 12/01/2011 17:55:58 » Rispondi La mia perfetta dizione ungaro-veneta mi impedisce di collocare doppie a casaccio. Comunque volevo vedere te, dopo aver scritto correttamente Humphrey, a imbroccare pure Miyazaki, mica per niente ho omesso Hayao. Ad ogni buon conto adesso vado a scrivere Miyazaki cento volte in bella sul mio quadernuccio delle penitenze.
LukeMC67 14/01/2011 19:35:29 » Rispondi Hai ragione, Bogart è proprio il riferimento esatto (la sigaretta -o il sigaro-perennemente accesi, il suo fascino seducente sempre controllato, la sua spasimante in perenne attesa grazie a un artificio di scommesse spesso perdute...)