Yosseph 8 / 10 20/06/2010 13:43:24 » Rispondi Miyazaki, il maestro dell’animazione giapponese, definito da molti il Walt Disney d’Oriente, sforna ancora una volta una fiaba bellissima. Per il vero, quest'ennesimo gioiello è stata sfornato nel 1988, ma il pubblico italiano l'ha potuto ammirare solo a partire dal 18 settembre 2009 grazie alla Lucky Red, con ben 21 anni di ritardo. La storia, ambientata negli anni '50, è impregnata di poesia e magia, come tutte le opere di Miyazaki: due sorelline, Satsuki e Mei, si trasferiscono con il padre in un villaggio di campagna e per loro inizia la scoperta di un mondo nuovo e fantastico. L’incontro determinante è quello con Totoro, un gigantesco essere a metà strada tra una talpa e un orso: buono, simpatico e paffuto, è il guardiano del bosco e rappresenta la natura pura e incontaminata. Non tutti possono vederlo e Miyazaki ci concede questo privilegio. Sicuramente è uno dei film a cui Miyazaki è più affezionato, forse per il buffo e genuino personaggio di Totoro e forse per i tanti riferimenti che torneranno nei suoi futuri capolavori: uno su tutti gli spiritelli fuligginosi che vivono nelle case scure e abbandonate, ripresi poi nello splendido “La città incantata”. Un film tra sogno e realtà, un film per grandi e piccini, un film da non perdere.