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L'UOMO CHE VERRA' regia di Giorgio Diritti

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  28/01/2010 00:01:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Denutrito dalla spettacolarizzazione di un dramma cocente, ma proprio per questo colmo anche di quel lirismo dell'immagine che rende ogni cosa sorprendentemente spontanea e mai fine a se stessa, l'eccellente opera seconda di Diritti - dopo lo splendido "Il vento fa il suo giro" - conferma le sue doti non comuni.
Il personaggio, bellissimo, di Martina sembra davvero trasportato nel vento di una realtà tragica che scuote la sua infanzia, quasi uno spirito in perenne conflitto con l'habitat rurale quando viene deflorato in quel modo così fatale.
Forse il film risulta a tratti un pochetto schematico, ma lascia confusi e inermi, trafitti come da qualcosa di acuto e dilaniante che si chiama storia.
E quando ci si chiede "è peggio ammazzare o fare l'amore?" allora le immagini di questo film rievocano una piaga che si contorce nell'attesa utopica di una guarigione definitiva, temporale e secolare