caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MI CHIAMO SAM regia di Jessie Nelson

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
BlackNight90     7½ / 10  04/09/2010 01:52:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appena vedi Sean Penn capisci subito che ti commuoverai, appena cominci a percepire il tono imposto dalla regia a questa pellicola, quando vedrai quella bambina così esageratamente matura che parla col padre ritardato sai già che ci sarà un momento in cui le lacrime usciranno fuori quasi per forza, accompagnate da una struggente canzone dei Beatles: ecco, appunto qui sta il problema principale del film, che gli impedisce di essere un grande film e tanto meno un capolavoro.
Il suo pregio principale sta ovviamente stanno nella recitazione incredibile di Penn (che si meritava nettamente l'oscar al posto del Washington di Training day): per interpretare ruoli come questo ci vuole un controllo assoluto di ogni parte del corpo, di ogni muscolo del viso, una roba che ho visto fare con tale meraviglia solo al Daniel Day-Lewis de Il mio piede sinistro.
Anche la Pfeiffer non sfigura per niente al cospetto di Sean (e bisogna dire che con l'età è diventata anche più bbona), in generale il film non è troppo banale, questo no, però si ferma al livello di un emozione già messa in preventivo e si abbandona a delle riflessioni che non possono che rimanere in superficie, senza imprimersi nel cuore.
Tocca dirlo, solo certi registi, e non una Jessie Nelson qualunque, sono in grado di andare in profondità, ma non faccio nomi sennò poi dicono che sono prevenuto.