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L'ETRUSCO UCCIDE ANCORA regia di Armando Crispino

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Alpagueur     8 / 10  16/10/2020 18:54:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diretto con stile e maestria da Armando Crispino, che ha anche diretto lo straordinario "Macchie Solari" (alias "Autopsy"), il film suggerisce col titolo forze soprannaturali coinvolte nella trama. Ciò rende il tutto ancora più suggestivo e terrà lo spettatore con il fiato sospeso. In Italia, a Spoleto, dove si sta svolgendo il Festival dei Due Mondi, una serie di omicidi si verificano in un cimitero etrusco scoperto di recente e quando viene aperta una tomba, i murales delle uccisioni sacrificali raffigurano le morti attuali...ma come potrebbe essere? Un americano sul sito, il professor Jason Porter (Alex Cord), violento alcolizzato che soffre anche di blackout di memoria, si ritrova coinvolto non solo nel mezzo di un mistero, ma anche un potenziale sospetto. Un antico demone etrusco dell'oltretomba (Tuchulcha) è stato scatenato quando le camere funerarie sono state violate e quei luoghi di sepoltura disturbati oppure gli omicidi sono l'opera di un semplice mortale (maniaco)? L'ingresso intelligente e di classe di Armando Crispino nell'età d'oro del cinema giallo (1968-75) ha quasi tutte le convenzioni che ci si aspetta dal genere: un innocente (?) americano all'estero in qualche modo collegato a una serie di crimini violenti, detective della polizia inefficaci, strani sospetti, vittime nubili, false piste, randellate brutali, suicidi e un pazzo assassino che potrebbe sorprendere. C'è anche un feticista delle scarpe, un omosessuale, una bottiglia di J&B Whisky, un folle inseguimento in macchina e la colonna sonora di Riz Ortolani (stupenda, forse la sua migliore), unita al folgorante e meraviglioso "Dies irae" dalla Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, tra un delitto e l'altro, per cercare di mantenere alto l'interesse dello spettatore. Uno dei miei espedienti della trama di gialli preferiti è usato qui con buoni risultati: il protagonista aveva un'idea dell'identità dell'assassino se solo avesse interpretato correttamente un certo evento. Tutto ciò che manca sono gli immancabili guanti neri, ma non si sentirà più di tanto la loro assenza. Questo thriller colorato e ben fatto, basato su un racconto di Bryan Edgar Wallace, è uscito negli Stati Uniti con il titolo "The dead are alive", sicuramente meno suggestivo del nostrano. A completare il cast ci sono Samantha Eggar, John "Death Dream" Marley e la guest star Nadja Tiller. Del film esistono anche una versione jugoslava e una tedesca, ma i doppiatori italiani come al solito hanno fatto un grande lavoro. Sicuramente uno dei miei gialli preferiti in assoluto...si forse 8 è un po' alto come voto, ma questo mi permetterà di allargarmi maggiormente con il successivo giallo di Crispino, "Macchie solari" (altra piccola gemma).

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